Crollo del mercato crypto: Bitcoin ed Ethereum in difficoltà, ottobre da incubo
Crediamo nella completa trasparenza con i nostri lettori. Alcuni dei nostri contenuti includono link di affiliazione e potremmo guadagnare una commissione attraverso queste partnership. Tuttavia, questa potenziale compensazione non influenza mai le nostre analisi, opinioni o pareri. I nostri contenuti editoriali vengono creati indipendentemente dalle nostre partnership di marketing e le nostre valutazioni si basano esclusivamente sui nostri criteri di valutazione stabiliti. Per saperne di più clicca qui.

Il mercato crypto sta attraversando una delle peggiori crisi del 2025, e lo sta facendo nel mese di Uptober, ritenuto il più favorevole. Questa mattina quasi tutte le prime 20 criptovalute segnano ribassi tra -7% e -15%, mentre su base mensile le perdite diventano ancora più sanguinose, tra il -25% e il -40% secondo i dati di CryptoBubbles.

Bitcoin (-5% giornaliero, -10% mensile) sta dimostrando una buona resilienza ma il mercato soffre: i deflussi dagli ETF e la paura legata ai nuovi dazi tra USA e Cina stanno erodendo la fiducia degli investitori.
Ethereum (-6,4% al giorno, -17% sul mese) appare ancora più fragile: la promessa di nuovi ETF sulle altcoin non ha generato flussi significativi, e la rete mostra segni di rallentamento nell’attività DeFi e NFT. Anche lo slancio legato agli upgrade tecnici, a dicembre arriverà Fusaka, sembra aver perso slancio.
Tra le altre top coin, BNB (+7,8% mensile) emerge come una rara eccezione, sostenuta dalla stabilità dell’ecosistema Binance, mentre Zcash (ZEC +276%) resta un caso isolato, probabilmente legato a dinamiche speculative.

Tutto il resto dell’universo altcoin è in forte difficoltà: da Solana (-8% giornaliero, -25% mese) ad Avalanche (-12% / -36%), fino a Cardano (-9,4% / -30,8%) e Polkadot (-10,6% / -32,9%).
Uptober non sta funzionando
Il mese di Settembre aveva fatto sperare in un ottobre positivo per le crypto, ma la realtà è molto diversa, con deflussi dagli ETF, estrema volatilità, e mancanza di nuovi catalizzatori.
Senza contare che il calo di oggi sembra essere molto più pericoloso di quello di venerdì, che era sembrato un episodio isolato, frutto della manipolazione si era detto, ma questa volta è diverso.
Il calo di oggi sembra non avere un colpevole e, anche se sembra meno dirompente di quanto accaduto venerdì, preoccupa parecchio. A guidare la discesa, sul piano macroeconomico, ci sono liquidazioni e deflussi, ed incombe sempre il pericolo dazi che potrebbe peggiorare la situazione.
Se la pressione sul mercato dovesse continuare, potremmo assistere a un calo di Bitcoin fino ai 100.000 dollari. A questo punto il pericolo maggiore potrebbe arrivare dalle Whale.
Con Bitcoin in difficoltà potrebero decidere di puntare sullo short, ovvero su un ulteriore calo, cavalcando la paura degli investitori. In quel caso Bitcoin potrebbe scendere fino agli 80-90.000 dollari.
Al momento, nessuno può prevedere come andrà a finire con i dazi, e nemmeno quando potrebbero essere approvati i nuovi ETF sulle altcoin che potrebbero risollevare il mercato.
Insomma, situazione molto difficile che va affrontata con sangue freddo e senza perdere la testa. Anche perché il mercato trova sempre un bottom da cui risalire, ma bisogna sapere aspettare.
Scopri le ultime analisi e aggiornamenti sul mercato crypto su Cryptonews Italia.
- XRP si prepara al grande giorno: l’ETF debutta il 13 novembre
- Come diventare crypto-milionari nel 2026? ChatGPT svela il segreto
- 5 motivi per cui Bitcoin è in calo e cosa aspettarsi nei primi mesi del 2026
- La tabella degli Anni per fare Soldi: funziona o è una leggenda metropolitana
- La banca svizzera AMINA è la prima in Europa a lanciare i pagamenti in Ripple
- XRP si prepara al grande giorno: l’ETF debutta il 13 novembre
- Come diventare crypto-milionari nel 2026? ChatGPT svela il segreto
- 5 motivi per cui Bitcoin è in calo e cosa aspettarsi nei primi mesi del 2026
- La tabella degli Anni per fare Soldi: funziona o è una leggenda metropolitana
- La banca svizzera AMINA è la prima in Europa a lanciare i pagamenti in Ripple