L’Università di Harvard privilegia Bitcoin all’oro per le sue riserve

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Aniello Raul Barone

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Ultimo aggiornamento: 

Dicembre 8, 2025

Secondo il CIO di Bitwise, Matt Hougan, l’Università di Harvard sta allocando più risorse negli ETF su Bitcoin che non in quelli sull’oro, dimostrando la forte fiducia dell’istituzione nei confronti della principale criptovaluta in un contesto di svalutazione monetaria.

Matt Hougan, CIO di Bitwise: L’Università di Harvard raddoppia il suo investimento in Bitcoin rispetto all’oro

In un post pubblicato oggi, lunedì 8 dicembre, il CIO di Bitwise Matt Hougan ha affermato che l’Università di Harvard, nell’attuale contesto del commercio di svalutazione del dollaro statunitense, sta aumentando in modo significativo il suo investimento in Bitcoin rispetto all’oro.

Nel terzo trimestre, l’Università di Harvard ha aumentato gli investimenti in Bitcoin portandoli da 117 milioni di dollari a quasi 443 milioni di dollari, mentre nello stesso periodo ha aumentato l’allocazione in ETF sull’oro da 102 milioni di dollari a “soli” 235 milioni di dollari.

Hougan ha osservato che l’università ha allocato in Bitcoin con un rapporto di 2 a 1 rispetto all’oro, dimostrando la notevole preferenza di Harvard per la principale criptovaluta.

L’ETF BlackRock Spot Bitcoin è la principale partecipazione della Harvard Management Company

La Harvard Management Company (HMC), che controlla il fondo di dotazione dell’Università di Harvard, detiene 6,81 milioni di azioni dell’ETF iShares Bitcoin (IBIT) di BlackRock. Questo rende Bitcoin la principale partecipazione nel portafoglio di investimenti dell’istituzione, nello specifico l’IBIT rappresenta il 21% del portafoglio.

Inoltre, HMC detiene 0,66 milioni di azioni SDPR Gold (GLD), per un valore di 235,10 milioni di dollari, che vanno a costituire la quarta partecipazione più importante dopo le azioni Microsoft e Amazon. Il valore totale del portafoglio di investimenti della Harvard Management Company è di 2,10 miliardi di dollari.

Gli investitori tradizionali e quelli focalizzati sulle criptovalute seguono con attenzione le decisioni di investimento dell’Università di Harvard, poiché influenzano altri importanti operatori istituzionali sul mercato.

La scorsa settimana, gli ETF spot su Bitcoin hanno registrato un deflusso netto di 87,77 milioni di dollari. IBIT ha registrato un deflusso netto di 48,99 milioni di dollari la scorsa settimana, in un contesto di incertezza nel mercato delle criptovalute in vista dell’importante riunione del FOMC. Un altro taglio dei tassi della Fed di 25 punti base mercoledì alimenterà il sentiment rialzista su Bitcoin.

Il prezzo di Bitcoin avanza verso i 93.000 dollari

Nelle ultime 24 ore la principale criptovaluta ha registrato un rimbalzo di oltre il 3%, con il prezzo attualmente scambiato a 92.190 dollari. Il minimo e il massimo nelle 24 ore sono rispettivamente 87.799 dollari e 93.627 dollari. Un aumento di oltre il 62% del volume degli scambi nelle ultime 24 ore ha sostenuto l’ultimo rimbalzo del Bitcoin.

I dati di CoinGlass mostrano anche acquisti massicci nel mercato dei derivati. Al momento della stesura di questo articolo, l’open interest totale dei futures su BTC è aumentato dello 0,30% in un’ora e dello 0,85% nelle ultime 4 ore. Inoltre, l’open interest dei futures su BTC è salito di quasi il 3% in 24 ore a 58,22 miliardi di dollari, con un aumento del 2,57% sul CME e del 2% su Binance.

Gli analisti hanno previsto che Bitcoin tornerà a 100.000 dollari se supererà la zona di resistenza chiave compresa tra 93.000 e 94.000 dollari. Tuttavia, se dovesse scendere sotto gli 84.000 dollari, il sentiment ribassista innescherebbe un calo più profondo.