Perché Bitcoin è crollato dopo il record?

Autore

Gaia Tommasi

Autore

Gaia Tommasi

Part of the Team Since

Nov 2023

Informazioni sull'autore

Laureata in Scienze dell'Architettura a Firenze ha collaborato con diversi studi famosi del settore prima di immergersi nel mondo della fotografia e dell'illustrazione. Incuriosita dalla tecnologia...

Has Also Written

• Perché il mercato è in rosso oggi? 11 dicembre 2025
• L'AI di Perplexity prevede il prezzo di XRP, Dogecoin e Solana
• [LIVE] XRP Notizie Oggi: Le notizie dell'11 dicembre 2025 - RLUSD arriva su Gemini
• Cosa aspettarsi dalla riunione del FOMC di oggi: le 3 previsioni degli esperti
• La nuova AI cinese prevede il prezzo di XRP, SHIB e DOGE

Profilo dell'autore

condividi

Copiato

Divulgazione Annunci

Divulgazione Annunci

Crediamo nella completa trasparenza con i nostri lettori. Alcuni dei nostri contenuti includono link di affiliazione e potremmo guadagnare una commissione attraverso queste partnership. Tuttavia, questa potenziale compensazione non influenza mai le nostre analisi, opinioni o pareri. I nostri contenuti editoriali vengono creati indipendentemente dalle nostre partnership di marketing e le nostre valutazioni si basano esclusivamente sui nostri criteri di valutazione stabiliti. Per saperne di più clicca qui.

Ultimo aggiornamento: 

Luglio 15, 2025

Dopo aver toccato un nuovo massimo sopra i 123.000 dollari, Bitcoin ha perso slancio ed è sceso del 5%, fermandosi a 117.000 dollari. Molti si aspettavano una fase di consolidamento dopo il nuovo record, ma il calo è arrivato di colpo. Il sell-off ha colto di sorpresa il mercato, trascinando in rosso anche le altcoin.

Perché Bitcoin sta scendendo?

Il sentiment degli investitori e le attività di trading restano i fattori più incisivi sulle performance di un asset digitale. Bitcoin ne risente in modo particolare, dato che il mercato crypto sta assistendo a massicce vendite e prese di profitto, soprattutto tra i grandi investitori.

L’indicatore on-chain Miner Position Index (MPI), che misura il rapporto tra i flussi in uscita dai wallet dei miner e la media mobile annuale, ha superato quota 2. Si tratta di un segnale chiaro: i miner stanno vendendo le loro riserve, contribuendo alla correzione in corso.

Il dato è confermato anche dal flusso netto verso gli exchange. Il 14 luglio, un wallet risalente all’epoca di Satoshi ha trasferito 9.000 BTC. Il giorno dopo, altri 7.843 BTC si sono mossi. In totale sono stati trasferiti circa 2 miliardi di dollari su Binance e Bybit, alimentando la pressione di vendita.

Nemmeno i dati macro dagli Stati Uniti — tra cui l’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) e l’Indice dei Prezzi alla Produzione (PPI) — sono riusciti a sostenere Bitcoin.

Di conseguenza, l’asset è crollato sotto il livello di supporto di 118.000 dollari e attualmente sta scambiando al livello di 117.631 dollari. La sua capitalizzazione di mercato è scesa a 2.310 miliardi di dollari.

Nel frattempo, in appena quattro ore, sono stati liquidati circa 400 milioni di dollari in posizioni long. Nelle ultime 24 ore, il totale delle liquidazioni ha superato i 500 milioni, colpendo oltre 130.000 trader.

A livello tecnico, Bitcoin risulta in territorio di ipercomprato, visto che il rally è durato per giorni. Il MACD segnala ancora un crossover rialzista, ma il momentum sta rallentando.

Alcuni analisti, come Crypto Express, parlano di un semplice pullback per chiudere il gap CME tra 115.635 e 114.380 dollari. Un ritracciamento, insomma, prima del prossimo forte rialzo.

La stagione delle altcoin sta per iniziare?

Intanto l’Altcoin Seasons Index è salito di circa il 45% nel corso della settimana e le speculazioni su una possibile stagione delle altcoin sono in aumento.

Un altro segnale arriva dalla dominance di Bitcoin, in calo dal 65,1% di giugno al 63,5%. Un cambiamento che indica una rotazione dei capitali, anche se la vera stagione delle altcoin, secondo Arthur Hayes e altri esperti, non è ancora iniziata. Si parla piuttosto di una “mini-season”.

Visto il crollo dell’asset, gli investitori stanno puntando sui progetti in fase di prevendita, tra cui Bitcoin Hyper. Si tratta di un layer 2 progettato per superare i limiti della blockchain di Bitcoin, come la lentezza delle transazioni e le fees elevate.

Il progetto integra Solana Virtual Machine (SVM), un elemento chiave che permette a Bitcoin Hyper di eseguire smart contract e applicazioni decentralizzate (dApps) in modo estremamente rapido e scalabile.

Al momento il token nativo HYPER è in fase di prevendita e finora ha raccolto 2,9 milioni di dollari. I titolari lo possono mettere in staking per ottenere un rendimento passivo. Al momento l’APY è del 303%.