Gli ETF di XRP superano Bitcoin ed Ethereum: afflussi record ma cala il prezzo
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Gli ETF spot su XRP negli Stati Uniti hanno registrato 12,84 milioni di dollari di afflussi netti giornalieri nella giornata di ieri, venerdì 5 dicembre. Si tratta del tredicesimo giorno consecutivo di crescita.
Franklin è in testa, a cui si sommano 5,7 milioni di dollari alle sue partecipazioni. Seguono i 3,76 milioni di Bitwise. Gli altri due fondi, Grayscale e Canary, hanno ottenuto rispettivamente 2,04 milioni e 1,34 milioni di dollari di nuovi afflussi.
Con queste ultime aggiunte, il totale cumulativo degli afflussi è salito a 887,12 milioni di dollari, secondo i dati esaminati su SoSoValue.

Forte domanda istituzionale per XRP
La domanda istituzionale per XRP appare in netta crescita considerando che gli afflussi totali si avvicinano ai 900 milioni di dollari. Il risultato è ancora più sorprendente considerato che il debutto è di poche settimane fa e conta oltre 400 milioni di token bloccati.
Se questo ritmo continuerà, il patrimonio netto totale potrebbe raggiungere 1 miliardo di dollari in circa una settimana. Questo traguardo permetterebbe a XRP di superare la maggior parte dei prodotti su Bitcoin ed Ethereum su finestre di lancio simili.
Il prezzo di XRP scende nonostante gli afflussi negli ETF
Mentre i flussi istituzionali sono positivi, XRP è sceso di oltre il 3% venerdì. Si estende un calo di due mesi che ha finora cancellato oltre il 30% del valore dell’asset e portato il prezzo a 2,07 dollari.
Nelle ultime 24 ore, quasi 8 milioni di dollari in posizioni long su XRP sono state liquidate proprio mentre il sentiment è diventato fortemente negativo, con i livelli di paura, incertezza e dubbio (FUD) ai minimi degli ultimi due mesi.
Quadro tecnico debole e divergenza tra retail e istituzionali
Il quadro tecnico di XRP è peggiorato. Il token si trova sotto tutte le principali medie mobili di breve e medio periodo, mentre l’indice di forza relativa (RSI) è a 44, indicando una perdita di slancio.
Ora la paura dei piccoli investitori contrasta con l’accumulo da parte degli istituzionali. In passato, queste situazioni hanno preceduto rialzi fino al 20%, suggerendo che nelle prossime giornate potrebbero esserci forti oscillazioni di prezzo.
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