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Barr della Federal Reserve statunitense mantiene la sua posizione sulla necessità della banca centrale di poteri sulle stablecoin

Il vicepresidente Michael Barr ha sostenuto che la Fed ha bisogno di un'autorità di regolamentazione e di controllo sugli emittenti di stablecoin, un punto di contesa nel dibattito sulla legislazione.

Aggiornato 7 nov 2023, 4:59 p.m. Pubblicato 7 nov 2023, 3:32 p.m. Tradotto da IA
Fed Vice Chair for Supervision Michael Barr (Jesse Hamilton/CoinDesk)
Fed Vice Chair for Supervision Michael Barr (Jesse Hamilton/CoinDesk)

La Federal Reserve statunitense deve regolamentare e far rispettare la legge contro gli emittenti di stablecoin, ha affermato il vicepresidente per la supervisione della Federal Reserve, Michael Barr, sostenendo che l'argomento della supervisione federale è stato il principale punto di disaccordo nel dibattito legislativo in corso presso la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti.

I legislatori repubblicani hanno optato per un percorso di supervisione statale per le aziende che emettono stablecoin, i token stabili il cui valore è ancorato a un asset meno volatile come il dollaro, e i democratici hanno favorito un ruolo dominante per la Fed. Barr è decisamente in quest'ultimo campo.

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"Abbiamo bisogno di un solido quadro federale", ha detto martedì all'evento DC Fintech Week a Washington. "Stanno creando una forma di denaro privato, e il denaro privato deve essere ben regolamentato".

I legislatori hanno fatto passare un disegno di legge sulle stablecoin alla Commissione per i servizi finanziari della Camera, ottenendo un certo sostegno da una manciata di democratici in quel comitato. Lo sforzo normativo dovrebbe comunque passare un voto in aula alla Camera, anche se forse collegato a un altro disegno di legge sulla spesa che deve essere approvato. Poi ha bisogno dell'approvazione del Senato, che finora è stata più difficile da ottenere.

Barr ha anche affrontato l'idea di una valuta digitale della banca centrale (CBDC) negli Stati Uniti, affermando che la Fed è ancora nella fase di ricerca.

"T abbiamo ancora deciso se sarebbe una buona idea", ha detto. E ha ripetuto le recenti promesse della banca centrale che T si muoverà sul dollaro digitale a meno che la Casa Bianca e il Congresso non "autorizzino chiaramente" l'istituzione di una cosa del genere.

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