Perché l’ETF spot XRPC è crollato del 20%? Analisi tra mercato, whale e dati on-chain
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XRP sta vivendo una fase di estrema incertezza, con un andamento laterale che si mantiene appena sopra la soglia psicologica dei 2 dollari. Questa mancanza di direzionalità ha avuto un impatto diretto sugli ETF spot statunitensi, che replicano l’asset.
Il fondo XRPC di Canary Capital, il primo ETF spot su XRP quotato negli Stati Uniti, ha registrato un calo del 20% dal giorno del lancio, avvenuto il 13 novembre.
Il calo riflette la debolezza del prezzo spot, che nell’ultimo mese ha perso oltre il 10%. XRP ha inoltre seguito l’andamento del mercato e di Bitcoin, mentre diversi analisti hanno messo in discussione la possibilità che il mercato crypto, stia entrando in una fase ribassista. Il fondo di Canary ha sofferto anche la concorrenza degli altri ETF spot su XRP lanciati nelle settimane successive, che hanno frammentato la liquidità riducendo gli afflussi verso XRPC.
La pagina ufficiale dell’indice XRPC su Nasdaq mostra un andamento in linea con questo scenario, nonostante la pressione ribassista, gli ETF spot su XRP hanno continuato a registrare afflussi netti giornalieri.
I dati di SoSoValue evidenziano che dall’avvio di XRPC non c’è stato finora un solo giorno di deflusso, l’insieme dei fondi XRP spot ha raggiunto 861 milioni di dollari di patrimonio complessivo e sta per toccare il miliardo, sostenuto anche dall’interesse crescente verso nuovi prodotti istituzionali.
Le whale riducono le transazioni ma continuano ad accumulare
In parallelo al calo del prezzo e dell’ETF, i dati on-chain mostrano una dinamica molto diversa, le analisi di Santiment e il nuovo aggiornamento pubblicato su X mostrano che le whale hanno ridotto il numero delle transazioni rispetto ai picchi di novembre, una tendenza che spesso coincide con sentiment prudente o ribassista.
La parte sorprendente emerge tuttavia dall’analisi dei portafogli, la quantità di wallet con almeno 100 milioni di XRP è diminuita del 20,6%, ma lo stock totale detenuto da questi investitori è salito a 48 miliardi di XRP, il massimo registrato negli ultimi sette anni, ciò significa che le whale più importanti, pur essendo numericamente meno, stanno aumentando la loro esposizione, compensando il calo del numero degli indirizzi.
Secondo Santiment, i deflussi dagli exchange sono maggiori degli afflussi, una dinamica che indica accumulo e spostamento verso portafogli privati, evidenziando un’ondata di movimenti significativi, con 149 milioni di XRP usciti dagli exchange in una sola sessione.
Gli ETF spot su XRP resistono nonostante la debolezza del prezzo
Nel frattempo, nonostante la volatilità del token, gli ETF spot su XRP continuano ad attrarre capitali, il fondo XRPC di Canary rimane il più grande fondo spot dedicato all’altcoin, con 364 milioni di dollari di AuM, a seguire c’è il GXRP di Grayscale con 211 milioni, mentre Bitwise e Franklin Templeton chiudono il gruppo.
L’espansione degli ETF è stata accompagnata dal debutto di nuovi strumenti, incluso quello coreano e vari prodotti derivati, contribuendo alla crescita della domanda istituzionale.
XRP segue Bitcoin, mentre il mercato teme l’inizio di un ciclo ribassista
Il prezzo laterale di XRP non è un evento isolato, il sentiment ribassista ha colpito l’intero mercato crypto, influenzato dal forte calo di Bitcoin che ha portato molti investitori a ipotizzare l’inizio di un bear market anticipato.
Il mercato si trova quindi in un equilibrio fragile: gli istituzionali continuano ad acquistare attraverso gli ETF, mentre gli investitori on-chain accumulano in silenzio, tuttavia, la riduzione dell’attività delle whale riflette una mancanza di convinzione a breve termine.
Analisi tecnica: XRP resta sotto pressione ma emergono segnali di stabilizzazione
L’analisi tecnica di TradingView, mostra un XRP ancora in difficoltà, intrappolato sotto la soglia dei 2,20 dollari e con volume ridotto rispetto ai mesi precedenti, il MACD mostra un tentativo di recupero, ma ancora senza conferme solide.

Tradingview.com
Nonostante ciò, alcuni segnali suggeriscono che il mercato stia assorbendo la pressione ribassista: i deflussi dagli exchange, l’accumulo dei portafogli più grandi e l’ingresso costante di capitali nei fondi spot, costituiscono un quadro che potrebbe preludere a un’area di accumulo strutturale.
Secondo i dati di CoinMarketCap, il prezzo si trova attualmente a 2,07 dollari, con un leggero recupero giornaliero che però non modifica la struttura tecnica complessiva.
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