L’Ucraina accetta l’accordo di pace: quali ripercussioni per Bitcoin e Crypto?

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Lucio Prosperi

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Oct 2023

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Ultimo aggiornamento: 

Novembre 25, 2025

L’annuncio che Kiev ha accettato i termini di un piano di pace negoziato con gli Stati Uniti, ha acceso l’interesse sui mercati digitali: nelle ore successive alla notizia Bitcoin è salito di circa l’1,3% ed Ethereum di quasi il 4%, in un contesto di maggiore fiducia sul fronte geopolitico.

Cosa dicono i colloqui segreti tra USA, Ucraina e Russia

ABC News riferisce che il segretario dell’Esercito USA Dan Driscoll ha tenuto incontri riservati ad Abu Dhabi con una delegazione russa, come seguito ai colloqui del weekend a Ginevra tra Stati Uniti e Ucraina. In quella sede Kiev avrebbe accettato un piano di pace suddiviso in 19 punti, dopo che una versione precedente, in 28 punti, era stata giudicata troppo sbilanciata a favore di Mosca.

La nuova bozza, secondo la ricostruzione, elimina fra l’altro i limiti sul futuro esercito ucraino e un punto riguardante l’amnistia generale per i crimini di guerra, mentre i dettagli più delicati, come le questioni territoriali e il rapporto con la NATO, restano rimandati a un eventuale accordo politico finale fra i leader.

Dall’energia alle criptovalute: perché la pace in Ucraina piace ai mercati

Fin dall’inizio dell’invasione russa, il conflitto ha avuto un impatto diretto sia sull’energia sia sugli asset di rischio, nel 2022 gli Stati Uniti hanno vietato l’import di petrolio, gas e altre fonti energetiche dalla Russia, colpendo uno dei nervi vitali dell’economia di Mosca e contribuendo alla volatilità globale su prezzi energetici, inflazione e valute.

In parallelo, diversi studi hanno mostrato che la guerra ha frenato volumi e appetito di rischio sul mercato crypto: escalation militari e nuove sanzioni hanno spesso coinciso con fasi di sell-off su Bitcoin e altcoin, mentre i brevi momenti di distensione hanno favorito il rimbalzo dei prezzi.

Cosa sta succedendo ora al mercato crypto

Nelle ore successive all’intesa, Bitcoin è tornato in territorio positivo, mentre Ethereum ha sovraperformato con un rialzo vicino al 4%, segnale che gli investitori stanno scontando una possibile de-escalation e un contesto meno ostile per gli asset rischiosi.

Tuttavia, si tratta ancora di un movimento contenuto rispetto alla volatilità vista nei mesi scorsi: i trader restano consapevoli che finché l’accordo non sarà formalizzato, e finché Russia e altri attori non avranno confermato ufficialmente i termini, qualsiasi notizia negativa dal fronte o dai negoziati potrebbe riportare pressione ribassista.

I prossimi passaggi e i rischi da tenere d’occhio per gli investitori

Per il mercato crypto questo accordo rappresenta un test importante: se il percorso di pace dovesse consolidarsi, potremmo vedere una progressiva riduzione del “rischio guerra” nei modelli degli investitori istituzionali, con maggiori flussi verso Bitcoin, Ethereum e gli ETF collegati.

Se invece il negoziato dovesse bloccarsi o essere percepito come troppo fragile, le prese di profitto sugli attuali rimbalzi resterebbero elevate.