Il futuro di XRP passa per lo staking nativo: Ripple propone una novità per XRPL

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Laura Di Maria

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Nov 2023

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Ultimo aggiornamento: 

Novembre 19, 2025

Potrebbero esserci interessanti novità all’orizzonte per l’XRP Ledger (XRPL). Lo ha annunciato lo sviluppatore di Ripple J. Ayo Akinyele, con il supporto del Chief Technology Officer David Schwartz, che insieme hanno proposto l’idea di integrare lo staking nativo.

L’obiettivo di questa proposta è aumentare le ricompense all’interno di XRPL, soprattutto mentre cresce l’adozione di XRP tramite strumenti come i digital asset treasuries (DAT) e gli ETF incentrati sul token.

Requisiti principali per lo staking nativo su XRP Ledger

In un recente post sul blog della comunità, Akinyele ha analizzato le possibili conseguenze dell’introduzione dello staking su XRPL.

Ha posto la domanda: cosa succederebbe se XRPL supportasse lo staking nativo?

Akinyele ha sottolineato quanto questa idea sarebbe importante per XRPL, poiché metterebbe in discussione alcuni principi di progettazione consolidati.

Affinché lo staking nativo possa essere realizzato sulla rete, Akinyele ha individuato due requisiti fondamentali. Da un lato assicurare una fonte affidabile di ricompense per lo staking, dall’altro un meccanismo equo per la loro distribuzione.

Attualmente, le commissioni di transazione vengono annullate col burning. Si tratta di una scelta fatta per mantenere l’offerta deflazionistica e garantire l’efficienza della rete.

L’introduzione dello staking richiederebbe una nuova valutazione della circolazione del valore all’interno del sistema e la ricerca di un modo sostenibile per premiare la partecipazione. Ad esempio, eventuali nuove commissioni legate alla programmabilità potrebbero essere destinate a un fondo ricompense.

La progettazione della distribuzione delle ricompense dovrebbe essere molto attenta, perché lo staking cambierebbe le dinamiche tra validatori e partecipanti.

Gli incentivi finanziari possono alimentare il coinvolgimento, ma anche modificare l’equilibrio della governance. Per lo sviluppatore di Ripple, sarà essenziale che incentivi e penalizzazioni siano bilanciati, per mantenere equità e stabilità nella rete.

Un approccio in evoluzione

Pur riconoscendo le potenzialità dello staking nativo, Akinyele ritiene che la questione centrale sia come integrare queste ricompense con la struttura attuale del Ledger.

Il modello di consenso della rete, chiamato Proof of Association (PoA), mette al primo posto la fiducia e la stabilità rispetto agli incentivi economici. I validatori partecipano principalmente per l’integrità della blockchain.

Allo stesso tempo, nella community sono già in corso esperimenti spontanei con lo staking e programmi di rendimento, tramite exchange e protocolli DeFi come Uphold/Flare, Doppler Finance, Axelar e MoreMarkets.

Akinyele ha aggiunto che, non importa se lo staking nativo verrà introdotto o meno, riflettere su questa possibilità dimostra che lo scopo di XRP non è unico o statico. Con la crescita dell’ecosistema, il confronto su modelli di incentivi, equità e governance aiuta XRP a mantenere il suo ruolo di asset di collegamento in sistemi finanziari aperti ed efficienti.

In questo contesto, Schwartz ha dichiarato che anche la sua visione su governance e meccanismi di consenso si è evoluta, in particolare riguardo al ruolo del token nelle iniziative DeFi, sia tramite applicazioni esistenti sia attraverso possibili funzionalità on-chain.

Considerando i dibattiti in corso su programmabilità e smart contract, ha suggerito che la community XRP dovrebbe valutare quali altre funzionalità DeFi potrebbero emergere nativamente sul Ledger. Questo lascia intendere che la proposta di staking di Akinyele potrebbe diventare realtà.

Alternative per battere il mercato in un momento di stagnazione

Questo tipo di riflessioni avvengono mentre il mercato soffre sulla scia del crollo che ha portato Bitcoin sotto i 90.000 dollari martedì, suscitando preoccupazioni su possibili ulteriori ribassi.

Meno preoccupati sembrano gli investitori che puntano sui progetti emergenti per cercare di arginare le perdite del mercato.

Sempre più trader stanno scegliendo Bitcoin Hyper (HYPER), il Layer-2 più veloce costruito su Bitcoin.

L’ICO di Bitcoin Hyper ha ora superato i 28 milioni di dollari, segno di una crescente fiducia nel progetto mentre BTC si muove senza una direzione precisa.

Questi capitali rappresentano una base solida per lo sviluppo e molti pensano che potrebbero riaccendere lo slancio di Bitcoin verso la fine dell’anno o all’inizio del prossimo, con alcuni analisti che considerano i 200.000 dollari un obiettivo realistico al rialzo.

Naturalmente, Bitcoin avrà bisogno di un nuovo catalizzatore per raggiungere questi livelli e molti investitori ritengono che la domanda di utilità sia il fattore che manca.

È proprio questo il vuoto che Bitcoin Hyper vuole colmare e, se ci riuscirà, sia il Layer-2 sia i suoi primi sostenitori potrebbero trarre grandi vantaggi. Chi desidera acquistare HYPER al prezzo della prevendita può farlo a 0,013295 dollari per token ma presto il token sarà proposto a un prezzo più alto.