Bitcoin: le previsioni di prezzo degli analisti tra crolli e ripresa a 200.000 dollari
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Bitcoin si avvia verso la sua peggiore performance mensile dal 2022. Ora importanti investitori di venture capital mettono in guardia gli investitori perché pare che il calo sia appena iniziato.
Chris Burniske, partner di Placeholder, ha dichiarato che “l’era delle vendite a carico delle DAT è appena cominciata: così come siamo saliti, così scenderemo”, riferendosi alle società di Treasury il cui business si concentra nell’accumulo di una determinata crypto.
Mentre QwQiao, cofondatore di Alliance DAO, ha previsto che il prossimo mercato ribassista richiederà un ulteriore calo del 50% prima che si possa formare una base solida.
La maggiore crypto è scesa fino al 6,4% arrivando a 81.629 dollari venerdì, perdendo circa il 23% del suo valore a novembre, il calo mensile più pesante dal giugno 2022.
Bitcoin è crollato di oltre il 30% rispetto al record di inizio ottobre, nonostante la Casa Bianca favorevole alle crypto e l’aumento dell’adozione istituzionale. In questo frangente si sono registrate liquidazioni per 1,9 miliardi di dollari, superando sia il crollo dovuto al COVID sia il fallimento di FTX.
Investitori esperti prevedono un ribasso prolungato
L’approccio pessimista di Burniske ha trovato sostenitori dopo il suo annuncio del 17 ottobre, quando aveva affermato che la disfatta del 10 ottobre avrebbe “rotto” il mercato crypto per un po’, rendendo difficile costruire una domanda sostenuta dopo un tale tracollo.
Ha spiegato che, anche se Bitcoin ed Ethereum restano su livelli alti, stanno emergendo segnali di cedimento. Strategy è ora in calo mentre l’oro lancia segnali di avvertimento insieme ai mercati del credito.
QwQiao di Alliance DAO aveva già rilanciato l’allarme, ribadendo la sua previsione di settembre secondo cui molti acquirenti poco esperti che hanno comprato spot e ETF dovranno vendere le proprie posizioni prima che il mercato possa tornare a crescere in modo sostenuto.
Un osservatore ha fatto notare che il prezzo medio d’acquisto di IBIT si trova a 80.500 dollari, avvertendo di un’accelerazione delle vendite degli ETF e di una svendita da parte di società “zombie”, con il prezzo minimo di IBIT che probabilmente non rappresenterà il vero fondo del mercato ribassista.
Il trader esperto Peter Brandt sostiene invece una visione opposta sul lungo termine, sostenendo che queste vendite sono la cosa migliore che potesse capitare a Bitcoin.
Pur mantenendo il 40% della sua posizione massima a un prezzo pari a un ventesimo della media d’acquisto di Michael Saylor, Brandt prevede che il prossimo mercato rialzista porterà Bitcoin a 200.000 dollari entro il terzo trimestre del 2029.
Gli istituzionali si ritirano e cresce la pressione da vendite forzate
La pressione sulle vendite è aumentata drasticamente. Un gruppo di 12 ETF su Bitcoin quotati negli Stati Uniti ha registrato deflussi netti per 903 milioni di dollari giovedì, la seconda giornata di riscatti più alta dalla loro introduzione nel gennaio 2024.
Secondo Bloomberg, l’open interest nei future perpetui è diminuito del 35% rispetto al picco di ottobre di 94 miliardi di dollari, mentre le istituzioni sembrano riluttanti ad acquistare durante il calo in un contesto di pessimismo diffuso.
Il crollo segue una raffica di liquidazioni avvenuta il 10 ottobre, che ha cancellato 19 miliardi di dollari in posizioni a leva, eliminando circa 1,5 trilioni di dollari dal valore complessivo del mercato crypto.
Ether è sceso fino al 7,6% sotto i 2.700 dollari, con liquidazioni superiori al miliardo di dollari su diversi intervalli temporali, l’ultimo picco ha sfiorato il miliardo di dollari in appena un’ora.
Pratik Kala, portfolio manager di Apollo Crypto, ha ammesso che sembra esserci un venditore forzato nel mercato, la cui portata non è chiara.
“Il sentiment generale è davvero pessimo”, ha dichiarato.
Analisi del mercato e riconoscimento dei pattern storici
L’analista Michael Van De Poppe ha individuato il punto di svolta, affermando che “qualcosa si è rotto irrimediabilmente il 10 ottobre”, e questo è ancora evidente nel comportamento attuale del mercato Bitcoin.
L’ultima volta in cui Bitcoin aveva registrato perdite mensili paragonabili è stata con il crollo del progetto stablecoin TerraUSD di Do Kwon nel maggio 2022 che ha dato il via a una serie di fallimenti a catena che sono terminati con la caduta di FTX.
Benjamin Cowen, CEO di Into The Crypto, ha ricordato agli investitori che “i mercati ribassisti sono fisiologici”, osservando che “Bitcoin ha sempre raggiunto il massimo nel quarto trimestre dell’anno successivo all’halving, per poi toccare il minimo circa un anno dopo”.
Ha consigliato ai trader di “operare nel mercato reale, non in quello che vorrebbero”, visto che circolano numerose narrazioni.
L’analista Plan C ha presentato un modello a lungo termine per Bitcoin con un’accuratezza del 99,72% nella fascia più bassa, pensato per indicare diversi possibili scenari invece che un solo prezzo.
Il modello mostra che la volatilità di Bitcoin si riduce nel tempo, ma il posizionamento dei prezzi all’interno dell’intervallo previsto dipende da fattori di mercato esterni e dalla psicologia degli investitori.
Il contesto generale offre poco sostegno, le azioni statunitensi perdono i guadagni legati all’AI a causa di dubbi sulle valutazioni elevate e incertezze su un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a dicembre.
Il settore crypto in generale è sotto pressione mentre il mercato ribassista prosegue, senza che si intraveda ancora un vero punto di svolta.
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