Attenzione a XRP: Due indicatori anticipano un possibile crollo?

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Christian Boscolo

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Ultimo aggiornamento: 

Giugno 5, 2025

Negli ultimi giorni XRP ha provato a risalire sopra quota 2,20 dollari dopo essere sceso fino a 2,07, ma senza riuscirci a causa della forte pressione di vendita. A preoccupare questa volta non è tanto il prezzo, quanto il comportamento dei long-term holder.

Chi detiene XRP da mesi – o da anni – di solito non si lascia spaventare dai movimenti di breve termine, ma evidentemente qualcosa sta cambiando.

Il primo campanello d’allarme? L’indicatore CDD

Il Coin Days Destroyed (CDD) è salito ai massimi dal mese di gennaio. Il grafico in basso mostra quanti giorni un token è rimasto fermo prima di essere speso. Se la linea verde è alta, vuol dire che qualcuno ha venduto XRP che teneva da molto tempo.

Il CDD misura infatti da quanto tempo un certo numero di token non viene spostato. Quando un investitore tiene fermi i propri XRP per mesi o anni, quei token accumulano dei “coin days”. Quando poi decide di spenderli o venderli, i giorni “accumulati” vengono distrutti, ed è questo che viene visualizzato nel grafico.

Se le barre verdi (come quelle del grafico di Glassnode) si alzano all’improvviso, significa che qualcuno ha venduto una grossa quantità di XRP rimasti inattivi per molto tempo. Non è quindi la vendita di uno speculatore: qui parliamo di movimenti che arrivano da chi aveva posizioni congelate da mesi, forse anni.

Movimenti di questo tipo indicano che i long-term holder stanno realizzando i loro guadagni o perdendo fiducia. Entrambe le ipotesi vanno considerate con attenzione, perché è il comportamento di questi attori che spesso anticipa i movimenti più importanti del mercato.

Il secondo segnale: l’indicatore MVRV Long/Short Difference

Il secondo grafico, quello di Santiment, mostra invece l’indicatore MVRV Long/Short Difference per XRP.
Che cos’è? È un indicatore che confronta il guadagno (o la perdita) di chi ha comprato XRP da tanto tempo (i cosiddetti long-term holders) con quello di chi è entrato da poco nel mercato (short-term holders).

Quando l’area rossa scende sotto lo zero, come accaduto fino a fine maggio, significa che gli investitori di breve periodo stanno perdendo più di quelli di lungo periodo, e quindi c’è più pressione e più paura tra i nuovi arrivati.

Quando invece, come negli ultimi giorni, il grafico torna sopra lo zero, vuol dire che anche chi ha acquistato da poco è tornato in profitto. In altre parole: una fetta sempre più ampia di investitori sta guadagnando.

Si tratta di un segnale da monitorare perché, quando il mercato torna in verde, aumenta la probabilità che qualcuno decida di vendere per incassare. Soprattutto se si tratta di trader “nervosi” o speculativi.

Prossime mosse: supporti, resistenze

Al momento la resistenza chiave rimane a 2,27 dollari. Solo sopra questo livello si potrà parlare di ripartenza verso i 2,38. Ma se la pressione in vendita continuerà, i supporti a 2,12 potrebbero essere testati di nuovo.

Molto dipenderà anche dalle notizie che riguardano le attività di Ripple, come la nuova stable coin RLUSD e le partnership in corso. Qui potete trovare un riassunto delle news su Ripple e XRP aggiornate alla giornata di ieri, 4 giugno 2025.

Sono quasi tutte positive, a parte forse la smentita del CEO di Ripple sull’acquisizione di Circle, che avrebbe sicuramente portato una grossa ondata di entusiasmo.