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Perché il mercato crypto è in rosso oggi? – 1° dicembre 2025

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Stamattina Bitcoin è scivolando sotto gli 86.000 dollari, per poi riprendersi leggermente e tornare a 86.650 dollari.

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Gaia Tommasi

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Nov 2023

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Laureata in Scienze dell'Architettura a Firenze ha collaborato con diversi studi famosi del settore prima di immergersi nel mondo della fotografia e dell'illustrazione. Incuriosita dalla tecnologia...

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Ultimo aggiornamento:

Dicembre 1, 2025

Disclaimer: le criptovalute sono una classe di asset ad alto rischio. Questo articolo è fornito a scopo informativo e non costituisce un consiglio di investimento. Potresti perdere tutto il tuo capitale.

Altra giornata in profondo rosso per il mercato. La scorsa settimana si era chiusa in positivo dopo quattro settimane di perdite, ma Bitcoin è scivolato di nuovo ed è tornato sui livelli dei giorni scorsi. Anche il segmento delle altcoin sta sanguinando e i cali sono più profondi.

Il market cap del mercato è crollato del 5% e ora si attesta a 2,95 trilioni di dollari.

Bitcoin crolla a $86.000, Ethereum perde i $3.000

Stamattina la crypto di maggior valore ha perso la tenuta della soglia dei 90.000 dollari, dopo aver tentato di superare i 91.000 dollari. In poche ore ha perso il 6%, scivolando sotto gli 86.000 dollari, per poi riprendersi leggermente e tornare a 86.650 dollari.

La top 10 è tutta tinta di rosso. Ethereum ha perso il 5% e ora sta scambiando sotto il livello dei 3.000 dollari a 2.843 dollari. Male anche XRP, che ha registrato un calo di circa il 7% fino a raggiungere i 2,07 dollari.

Le flessioni più pesanti nella top 10 riguardano Dogecoin e Cardano, entrambe in perdita di circa l’8%. Solana ha ceduto il 7% ed è scivolata a 127 dollari.

Per quanto riguarda la top 100, i cali sono anche a due cifre. La privacy coin Zcash ha perso il 20% nelle ultime 24 ore e ora sta scambiando a 363 dollari. NEAR Protocol ha ceduto il 10% ed è crollata a 1,65 dollari. Anche SUI ha registrato una perdita simile e sta scambiando a 1,37 dollari.

Perché il mercato è in rosso?

Bitcoin ha iniziato a cedere terreno subito dopo la riapertura delle borse, in scia al calo dei futures sull’S&P500.

La scintilla è arrivata dalle dichiarazioni del governatore della Bank of Japan, Kazuo Ueda, che ha lasciato intendere un nuovo rialzo dei tassi di interesse entro fine mese.

Di conseguenza, i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi a 30, 10 e 2 anni sono saliti ai livelli più alti dal 2008 e lo yen si è rafforzato. Uno scenario che ha riaperto il rischio di un rapido sgonfiamento del carry trade.

Quando la valuta si apprezza e i tassi aumentano, prendere in prestito yen diventa più costoso e il vantaggio dell’operazione si assottiglia.

Anche le tensioni geopolitiche pensano sul sentiment. La posizione degli Stati Uniti verso il Venezuela si è irrigidita. Il presidente Trump ha parlato di un’azione imminente contro le reti di traffico di droga e ha dichiarato che ha chiuso lo spazio aereo venezuelano.

Di conseguenza, Bitcoin ha cancellato i guadagni degli ultimi giorni e si è innescata un’ondata di vendite. Le liquidazioni forzate sulle posizioni long sono esplose e hanno trascinato l’asset sotto gli 86.000 dollari.

I dati della piattaforma di CoinGlass mostrano che più di 180.000 trader sono stati spazzati via nelle ultime 24 ore, con liquidazioni complessive di circa 540 milioni di dollari. Quasi il 90% proveniva dalle posizioni long, concentrate soprattutto su Bitcoin ed Ethereum.

Intanto il mercato è in attesa di nuovi dati macroeconomici e anche del discorso di Powell alla Hoover Institution in California. Oggi l’Institute for Supply Management pubblicherà il PMI manifatturiero, un dato che serve a capire lo stato di salute dell’industria statunitense.

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