Upbit subisce una violazione con un exploit Solana da $36 milioni
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Il più grande exchange di criptovalute della Corea del Sud, Upbit, ha rivelato di aver subito un attacco hacker sulla rete Solana che ha causato perdite del valore di circa 54 miliardi di won, pari a circa 36 milioni di dollari, e si è impegnato a rimborsare integralmente i clienti dopo che giovedì mattina i token sono stati trasferiti su un wallet sconosciuto.
Il CEO di Dunamu Oh Kyung-seok, che gestisce Upbit, ha affermato che la piattaforma ha agito rapidamente per bloccare l’attività non appena ha rilevato i prelievi anomali. In una nota indirizzata agli utenti, ha dichiarato:
“Upbit ha immediatamente sospeso i servizi di deposito/prelievo e ha condotto un’ispezione completa, dando priorità alla protezione dei beni dei membri”.
L’attacco è stato effettuato a quasi sei anni esatti di distanza da un’altra grave violazione subita da Upbit. Nella stessa data nel 2019, infatti, l’exchange sudcoreano ha perso 342.000 ETH, che all’epoca avevano un valore pari a circa 41,5 milioni di dollari, in un furto che la Corea del Sud ha successivamente attribuito agli hacker nordcoreani.
Le autorità affermano che quell’exploit rimane uno dei più grandi furti di criptovalute collegati alla Corea del Nord, in quanto la valutazione attuale degli ETH rubati in quell’attacco corrisponde ora a più di 1 miliardo di dollari.
I token Solana sono stati trasferiti su un wallet sconosciuto in una violazione avvenuta nelle prime ore del mattino
L’exchange ha confermato che intorno alle 4:42 del mattino del 27 novembre, un paniere di asset dell’ecosistema Solana, tra cui SOL, USDC e una serie di token minori, è stato trasferito a un wallet esterno non specificato.
Upbit ha descritto l’incidente come “un’attività di prelievo anomala” legata alla rete Solana.
Secondo la dichiarazione, Upbit ha identificato l’entità totale del deflusso e assorbirà la perdita. Oh Kyung-seok ha affermato:
“Abbiamo immediatamente identificato l’entità del deflusso di asset digitali causato dai prelievi anomali e copriremo l’intero importo con gli asset di Upbit per garantire che non vi siano danni agli asset dei membri”.
L’azienda ha agito rapidamente per bloccare la propria infrastruttura. Ha trasferito tutti gli asset su cold wallet sicuri per impedire ulteriori trasferimenti non autorizzati e ha avviato una revisione di sicurezza di emergenza della rete e dei sistemi di wallet interessati.
I servizi di deposito e prelievo riprenderanno dopo i controlli a livello di sistema
Upbit ha anche avviato misure di risposta on-chain. Ha dichiarato che sta lavorando per congelare i fondi compromessi, ove possibile, e ha già congelato circa 12 miliardi di won in token Solaire. L’exchange ha aggiunto che sta continuando a monitorare le risorse rimanenti e sta coordinando con i progetti e le istituzioni competenti per attuare ulteriori congelamenti.
Con l’aggravarsi della situazione, si prevede che le autorità di regolamentazione e le forze dell’ordine saranno coinvolte in prima linea. Inoltre, l’exchange si sta preparando a collaborare con le autorità investigative nel tentativo di congelare e recuperare i fondi collegati all’incidente.
Allo stesso tempo, la verifica della sicurezza potrebbe non limitarsi alla sola rete Solana. Upbit ha dichiarato che sta conducendo una “revisione completa della stabilità e della sicurezza dell’intero sistema di deposito/prelievo di asset digitali, non solo della rete Solana”, e che riprenderà i depositi e i prelievi in più fasi una volta soddisfatta dei risultati.
In tutto l’avviso, la società ha sottolineato che i saldi dei clienti non saranno toccati. L’exchange ha affermato:
“Per evitare qualsiasi danno alle attività dei membri, l’intero importo sarà coperto dalle partecipazioni di Upbit. Vorremmo ribadire che ciò non influirà sulle attività dei membri”.
Infine, Upbit ha chiesto agli utenti di segnalare al suo team di assistenza clienti qualsiasi informazione sospetta o verificabile relativa ai prelievi e ha ribadito le sue scuse per il disagio causato.
Un accordo multimiliardario posiziona Upbit per le sue ambizioni sul mercato pubblico
L’attacco coincide con un momento delicato per l’azienda. Upbit si sta avvicinando a una potenziale quotazione al Nasdaq dopo le notizie secondo cui il gigante internet coreano Naver si sta preparando ad acquisire la sua società madre, Dunamu, attraverso una fusione multimiliardaria con scambio di azioni.
L’accordo, che dovrebbe essere sottoposto ai consigli di amministrazione di entrambe le società il 26 novembre, rappresenterebbe una delle più grandi fusioni aziendali nel settore della finanza digitale asiatica e potrebbe plasmare il percorso di Upbit verso il debutto sul mercato pubblico.
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