XRP potrebbe superare gli ETF Spot di ETH e SOL?
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Il CEO di Canary Capital, società di investimento focalizzata sugli asset digitali, stima che l’ETF Spot su XRP potrebbe superare quelli su Ethereum e Solana. Un’affermazione forte, arrivata proprio mentre sta crescendo l’attesa per un possibile via libera da parte della SEC.
Per il CEO di Canary Capital l’ETF su XRP ha il potenziale per superare i rivali
Durante una recente intervista condivisa da Paul Barron, il CEO di Canary Capital, Steven McLurg ha affermato che l’ETF Spot su XRP ha il potenziale per superare i rivali.
“Ora esiste un chiaro precedente legale che stabilisce che XRP non è una security. Potrà facilmente essere incluso in un fondo secondo il 33 Act. Tra tutti i prodotti in attesa di approvazione, credo che l’ETF su XRP sarà quello con il maggior successo.”
Le sue osservazioni arrivano in un momento cruciale, con gli investitori crypto in attesa della decisione della SEC su vari fondi, tra cui quelli su Solana e XRP, oltre alla possibile inclusione dello staking negli ETF su Ethereum.
Durante l’intervista, Paul Barron ha evidenziato anche un altro elemento a favore di XRP: l’adozione dello standard ISO 20022 da parte di Fedwire, la rete di pagamenti della Federal Reserve.
Il 14 luglio la rete di pagamento Fedwire della Federal Reserve ha ufficialmente adottato lo standard ISO 20022, che migliora drasticamente la velocità, precisione e tracciabilità dei pagamenti. Il nuovo sistema permette di elaborare in tempo reale trilioni di transazioni al giorno, incluse quelle relative alle riserve della banca centrale e ai titoli del Tesoro USA.
A differenza di Ethereum e Solana, pensati soprattutto per smart contract e applicazioni decentralizzate, XRP è uno dei pochi asset – grazie all’infrastruttura di Ripple – progettati per le transazioni cross-border in tempo reale su larga scala, risultando perfettamente in linea con i nuovi standard adottati da istituzioni come la Fed.
Quando verranno approvati i fondi?
Per gli analisti di Bloomberg, James Seyffart ed Eric Balchunas, l’approvazione dell’ETF Spot su XRP è praticamente certa, con una probabilità del 95% di approvazione nel 2025. Per quanto riguardo gli ETF su Solana, Litecoin e Cardano le probabilità sono simili, tra il 90% e il 95%.
Nonostante l’ottimismo, l’iter per l’ETF su XRP ha subito dei rallentamenti. A inizio giugno, la SEC ha rimandato l’esame delle richieste presentate da Franklin Templeton per i fondi su XRP e SOL, posticipando ogni decisione a ottobre. La revisione si concentrerà su aspetti di conformità, protezione del mercato e struttura dei prodotti.
Intanto altre richieste stanno avanzando. ProShares ha aggiornato il proprio documento presso la SEC e ha fissato al 18 luglio la data di entrata in vigore del suo ETF su XRP. L’aggiornamento è avvenuto tramite una modifica presentata secondo la Rule 485(b)(1)(iii), che permette di rendere effettive alcune registrazioni senza ulteriori approvazioni, a meno che la SEC non intervenga.
La società ha quindi formalizzato l’intenzione di lanciare il fondo in quella data, ma resta da vedere se ci saranno obiezioni da parte dell’ente regolatore.
Un’altra data cruciale per i fondi è il 25 luglio: l’ente regolatore americano deciderà se approvare l’ETF spot su XRP proposto da REX Shares e Osprey.
Il primo ETF spot su XRP in Canada è un successo
Nel frattempo, il primo ETF canadese incentrato su XRP, gestito dalla società 3IQ, ha rapidamente superato i 50 milioni di dollari in asset in gestione a poche settimane dal suo debutto il 18 giugno.
Solo nelle prime 72 ore dal lancio, il fondo aveva già raccolto 23 milioni di dollari canadesi (circa 16,7 milioni di dollari).
Il fondo, quotato alla Borsa di Toronto con i ticker XRPQ e XRPQ.U, sta attirando gli investitori grazie alle sue commissioni di gestione pari a zero per i primi sei mesi. L’ETF offre un’esposizione diretta a XRP, con partecipazioni provenienti esclusivamente da piattaforme di trading regolamentate e controparti over-the-counter.
Il presidente e CEO di 3iQ, Pascal St-Jean, ha definito il successo dell’ETF su XRP come un segnale della crescente maturità degli investitori nel settore.
“Retail e istituzionali stanno diventando sempre più selettivi nelle loro allocazioni. Stanno scegliendo asset come questo, che combinano la flessibilità di un exchange-traded fund con una commissione di gestione pari a zero al lancio. Un netto contrasto rispetto ai premi più alti che caratterizzavano i precedenti ETF su asset digitali.”
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