XRP contro SWIFT: Chainlink sta rubando la scena a Ripple?

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Laura Di Maria

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Nov 2023

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Ultimo aggiornamento: 

Settembre 4, 2025

Ripple e XRP sono di nuovo sotto l’occhio del ciclone dopo le controverse dichiarazioni del Chief Innovation Officer di SWIFT, Tom Zschach.

Secondo l’autorevole rappresentante della società che regolamenta i pagamenti elettronici in tutto il mondo, “sopravvivere alle cause legali non è una prova di resilienza”.

La frecciata contro Ripple è evidente e tanto è bastato per alimentare il dibattito sul futuro della società di pagamenti transfrontalieri e il suo ruolo nel mondo bancario.

Intanto, uno tra i principali concorrenti nel settore dei pagamenti, Chainlink ha ufficializzato una collaborazione con SWIFT mentre cresce l’interesse da parte dei principali player del settore.

Ripple lancia il guanto della sfida a SWIFT, che non resta a guardare

Appena una settimana fa, Ripple ha indirettamente dichiarato guerra al maggiore operatore per i pagamenti elettronici, SWIFT, chiudendo un accordo da 10 miliardi di dollari per acquisire Tazapay.

La società di pagamenti di Singapore che gestisce volumi di per oltre $10 miliardi l’anno su 70 mercati in tutto il mondo, potrebbe rappresentare per Ripple la porta d’accesso a un mercato regolamentato finora in mano solo ai grandi player bancari.

La Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, meglio nota come SWIFT, però, non sembra intimidirsi e un commento glaciale del CIO a un post su LinkedIn ha riacceso un dibattito che periodicamente anima l’ambiente.

Il CIO di SWIFT, Tom Zschach, ha scatenato le reazioni della community crypto sostenendo che le banche non si fidano di reti controllate da un’unica azienda e che gli istituti finanziari non vogliono “seguire le regole dettate da un solo concorrente”. Dichiarazione che stride con la condizione di quasi monopolio in cui opera SWIFT nel settore dei pagamenti.

Al dibattito sono intervenuti alcuni esperti crypto che vedono in Chainlink (LINK) il vero “token bancario”, perché considerato sicuro e già testato sul campo.

Si tratta di insinuazioni che diffondono incertezza tra i sostenitori di Ripple, divisi tra chi vede prospettive di crescita per la società e chi invece pensa che XRP stia perdendo terreno tra gli operatori istituzionali.

Durante l’estate, lo stesso Garlinghouse, CEO di Ripple, era intervenuto per chiarire che non ci sarebbero state collaborazioni con SWIFT. Questa voce aveva iniziato a circolare negli ambienti vicini alle società durante l’estate, ma il CEO aveva smentito e ribadito di volersi posizionare come principale concorrente di SWIFT.

La sfida di Ripple è rivoluzionare il sistema bancario

Ripple cerca di posizionarsi come nuovo player nel settore dei pagamenti bancari, specie per quelli che avvengono tra valute diverse.

Per farlo, da tempo, sostiene di poter intervenire per correggere gli errori del sistema tradizionale, con soluzioni innovative e uniche.

L’analista Future XRP, intervenendo al recente dibattito, ha evidenziato che molti tra i commentatori si stiano soffermando solo sulle critiche rivolte a Ripple, mentre ne ignorino il potenziale.

In pratica, Ripple sarebbe pronta a rivoluzionare il settore bancario. Prevede basteranno cinque anni perché XRP possa decretare la fine del tradizionale sistema di configurazione dei pagamenti internazionali, il cosiddetto meccanismo dei conti nostro/vostro.

Se così fosse, il prezzo di Ripple che oggi si aggira intorno ai 2,80 dollari, potrebbe registrare una crescita incontenibile.

Se il futuro è di Ripple, il presente è già di Chainlink

I critici sostengono che ad aver già conquistato la fiducia del sistema bancario come strumento innovativo sia Chainlink.

Durante un’intervista, ChainLinkGod ha ricordato come banche e istituzioni come JP Morgan e SWIFT già integrano Chainlink, mentre molte promesse di Ripple restano sul piano delle ipotesi.

Insomma, ritiene, “Chainlink è il vero vincitore”.

Ecco la vera sfida per Ripple: dimostrare che XRP non stia perdendo centralità rispetto a Chainlink nelle collaborazioni con le istituzioni come SWIFT.

Lo scontro tra SWIFT e Ripple non riguarda solo la tecnologia, ma anche la governance e la fiducia.

XRP fatica a superare la diffidenza degli istituti di credito, mentre Chainlink conquista sempre più spazio tra le banche.

Per chi investe è un segnale importante: anche quando le notizie su Ripple sembrano positive, il mercato risponde spesso con un trend ribassista per XRP.

Gli analisti crypto ricordano che, in questa fase, il successo non dipende solo dal prezzo. L’adozione istituzionale e la fiducia nei modelli di governance saranno determinanti per capire se il modello di business di Ripple riuscirà davvero a decollare nei prossimi anni. E con questo, anche il prezzo di XRP.

C’è ancora spazio per le meme coin durante questa alt-season?

Per quanto riguarda il mercato, ci si aspetta ancora una grande alt-season quest’anno, storicamente seguita dalla stagione delle meme coin.

In passato, meme coin come Dogecoin e Shiba Inu hanno registrato crescite anche di oltre mille volte. Tra le nuove proposte spicca MaxiDoge (MAXI), una dog coin in prevendita che unisce la popolarità di Dogecoin a funzionalità di trading avanzate e una crescita trainata dalla community.

Grazie al focus su rendimenti elevati e una base solida di utenti, MaxiDoge si sta imponendo come una delle nuove meme coin più interessanti per chi cerca opportunità nel settore.