Perché le banche stanno puntando su Hedera?
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L’interesse delle istituzioni per Hedera Hashgraph è in crescita. Il progetto viene spesso descritto come un distributed ledger di livello aziendale. Inoltre, i suoi dati on-chain sono stati introdotti su Google BigQuery.
La sua governance solida, l’attenzione regolamentare e l’infrastruttura scalabile la collocano tra i leader nella tokenizzazione degli RWA, un settore ormai pienamente operativo.
Gregg Bell, chief business officer della Hedera Foundation, sostiene che il modello di governance unico di Hedera, le partnership istituzionali e l’impegno verso la standardizzazione stiano ridefinendo il modo in cui le banche e le aziende approcciano la tokenizzazione.
Colmare il divario tra finanza tradizionale e Web3
“La mia storia personale è sempre stata incentrata sul colmare il divario tra finanza tradizionale e tecnologia”, ha raccontato Bell alla redazione di Cryptonews. “Ho iniziato a Wall Street nel settore bancario e nel trading, e quello che vedo oggi è il futuro della cartolarizzazione, sotto forma di tokenizzazione”.
Secondo Gregg Bell, la tokenizzazione è l’evoluzione naturale del credito crypto. Ricorda di aver avviato i primi prestiti garantiti da criptovalute nel 2016 e vede in quella fase l’inizio dei mercati del credito nel Web3.
“Quando si tokenizzano strumenti finanziari, dai titoli alle garanzie, diventano molto più flessibili”, ha spiegato. “Gli asset assumono caratteristiche che li rendono superiori alle versioni registrate nei sistemi tradizionali.
La tokenizzazione permette di usarli come garanzia in modi che aumentano potere d’acquisto e liquidità. È la nuova architettura per generare credito e ricchezza”, ha aggiunto.
La tokenizzazione si sta spostando nel settore immobiliare
La tokenizzazione degli RWA è in crescita ed è andata oltre i primi casi d’uso legati ai fondi del mercato monetario. “Su Hedera, la primissima proprietà nello skyline di Manhattan, il Rivington Hotel, è stata tokenizzata due mesi fa”, ha raccontato Bell.
“Finora la tokenizzazione si era concentrata su strumenti redditizi come i fondi del mercato monetario, percepiti come una sorta di conto di risparmio on-chain. Ora ci si sta spostando dalla curva dei rendimenti. Il settore immobiliare offre ritorni più alti e resta una garanzia solida, quindi rappresenta il passo successivo naturale”, ha aggiunto.
Per l’esperto il cambiamento non sta solo nel tipo di asset che viene tokenizzato, ma anche dal modo in cui vengono gestiti i flussi di cassa. ”Stiamo riprogettando l’intero sistema dei titoli”, ha spiegato.
Le stablecoin entrano in gioco perché spostano i pagamenti su binari programmabili, veloci e verificabili. “Non è solamente registrare la proprietà sulla blockchain: significa portare l’intero ciclo di vita di uno strumento finanziario dentro infrastrutture digitali”.
La chiarezza normativa è fondamentale
Bell sostiene che il quadro regolamentare è decisivo. “Negli Stati Uniti siamo passati dal periodo della regolamentazione tramite enforcement a un clima più costruttivo. Ora la SEC e il Congresso lavorano attivamente su norme pensate per sostenere la tokenizzazione”, ha spiegato.
Per l’esperto la legge GENIUS Act (approvata a luglio) e le iniziative apposite per le stablecoin sono fondamentali.
“Queste norme permettono di creare veri canali per gli strumenti finanziari, non solo nuove forme di trading. L’efficienza nasce lì.”
Per Bell questa fase rappresenta un profondo cambiamento: “Stiamo entrando in un nuovo ciclo. Ci stiamo allontanando dalla logica dell’halving di Bitcoin e avvicinando a un’adozione istituzionale su larga scala. È il treno che sta partendo”.
Perché le banche stanno puntando su Hedera?
Il consiglio di governance di Hedera, formato da big come Google, IBM, Dell, Nomura, Standard Bank, Shinhan Bank e Mondelez, offre la solidità che il settore finanziario tradizionale sta cercando.
“Giganti tech, banche e multinazionali gestiscono i nodi e partecipano alla governance”, ha spiegato Bell. “È un’infrastruttura enterprise, decentralizzata, robusta e abbastanza scalabile da sostenere i volumi delle aziende Fortune 500”.
Inoltre, Bell ha messo in chiaro il divario tra Hedera e molte altre blockchain: “Sulle altre chain capita che le transazioni falliscano, che ci siano periodi di inattività o interventi centralizzati di livello 2. Molte dipendono da servizi cloud che creano punti critici. Hedera è progettata proprio per evitare scenari simili, offrendo scalabilità e coerenza”.
Ci sono delle somiglianze con altri progetti, ha ammesso, ma “su Hedera sono presenti più applicazioni”. Per esempio, Kia utilizza Hedera per il monitoraggio della catena di approvvigionamento, Mondelez per i sistemi di coupon e logistica e Aberdeen per la tokenizzazione dei titoli.
Hedera ottiene il suo ETF
Di recente Hedera è diventato il terzo asset, dopo Bitcoin ed Ethereum, ad avere un ETF sul NASDAQ.
“Sono piuttosto entusiasta del mercato degli ETF”, ha affermato Bell. “Hedera ha superato il processo 19b-4 con la SEC e ora ci sono più di dieci fondi presentati da vari gestori patrimoniali che includono l’esposizione a HBAR, sia come singolo asset che come parte di un indice”.
Ritiene che gli ETF amplino la base di acquirenti: “Consentono ai gestori patrimoniali tradizionali e ai fondi pensione di allocare asset in questa nuova categoria. Per molti investitori, gli ETF sono la prima porta d’accesso conforme alle infrastrutture crypto e Hedera si inserisce perfettamente in questa tesi”.
Il prossimo passo di Hedera sono gli standard di tokenizzazione
L’esperto ha spiegato che l’ultimo passo delle strategia del progetto è la standardizzazione.
“Siamo molto entusiasti del lavoro sugli standard di tokenizzazione come l’ERC-3643, che è in linea con i framework Tokeny e APEX”, ha spiegato. “Man mano che i mercati mobiliari iniziano a convergere verso standard di interoperabilità, l’adozione accelererà”.
Secondo Bell, la standardizzazione è ciò che distingue i progetti pilota da un prodotto su larga scala.
“È la chiave per passare dalla sperimentazione alla scalabilità. Una volta che le autorità di regolamentazione, i custodi e le istituzioni finanziarie saranno in grado di parlare lo stesso linguaggio tecnico, l’intero settore si muoverà più rapidamente“, ha affermato Bell.
Per l’esperto, il futuro sarà popolato da titoli, pagamenti e strumenti di credito che esistono in modo nativo su infrastrutture decentralizzate. Il sistema finanziario globale è in piena ricostruzione e il modello di Hedera, basato su una governance forte, dà alle istituzioni il livello di fiducia necessario per entrare in gioco.
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