Nuovo record per Bitcoin: oltre $124.000 spinto dalle attese di un taglio dei tassi
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Nelle scorse ore Bitcoin ha toccato un nuovo record di prezzo oltre i 124.000 dollaro. La spinta arriva dalle crescenti aspettative che la Federal Reserve statunitense stia per allentare la politica monetaria, sostenuto anche dal recente slancio generato dalle riforme finanziarie.
La maggiore crypto per capitalizzazione ha segnato un rialzo del 3,6%, arrivando a 124.457 dollari nelle prime ore di scambi in Asia, superando il precedente massimo registrato a luglio.
Anche Ether, il secondo asset digitale più importante, ha registrato un progresso, toccando i 4.780,04 dollari.
Le politiche pro-crypto di Trump e le aspettative sui tassi alimentano la corsa di Bitcoin
Nel 2025 Bitcoin ha già segnato un +32%, grazie anche ai successi ottenuti sul fronte normativo dal settore crypto dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Trump, che si definisce il “presidente crypto”, insieme alla sua famiglia ha rafforzato il proprio coinvolgimento nel settore durante l’ultimo anno.
I mercati si aspettano un taglio dei tassi da parte della Fed il 17 settembre, come confermano i sondaggi. Una ristretta fetta di esperti si attende addirittura un taglio più deciso di mezzo punto. Trump ha sposso criticato apertamente il presidente della Fed Jerome Powell per aver mantenuto i tassi fermi troppo a lungo e ha persino minacciato di rimuoverlo dall’incarico prima della scadenza prevista a maggio.
Le aspettative sono state rafforzate mercoledì dalle dichiarazione del Segretario al Tesoro Scott Bessent che ha dichiarato che la Fed dovrebbe avviare “una serie di tagli ai tassi”, magari iniziando proprio con mezzo punto percentuale.
Secondo gli analisti, cambi di politica monetaria di questo tipo potrebbero dare ulteriore slancio agli asset rischiosi, tra cui le crypto.
Pankaj Balani, CEO di Delta Exchange, spiega che il rally è alimentato da forti afflussi di capitale istituzionale e da un contesto macroeconomico favorevole. Ha sottolineato che il dato sull’inflazione USA di luglio, al 2,7% annuo, ha rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi a settembre.
“È possibile una fase di consolidamento tra 120.000 e 125.000 dollari nel breve, ma la limitata offerta di Bitcoin e il sostegno degli investitori istituzionali favoriscono una tendenza ancora positiva” ha affermato.
Afflussi continui verso gli ETF, segnali normativi favorevoli e il trend di accumulo di BTC nei bilanci delle aziende hanno riacceso il rally, permettendo a Bitcoin di superare il precedente massimo di 123.091 dollari del 14 luglio, secondo i dati di CoinMarketCap.
Gli ETF su Bitcoin restano solidi con forti afflussi settimanali
Secondo i dati di SoSoValue, il 13 agosto gli ETF spot su Bitcoin hanno registrato un afflusso netto giornaliero di 86,91 milioni di dollari, portando i flussi netti cumulativi a 54,76 miliardi di dollari.
Il patrimonio netto totale degli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti è ora pari a 156,69 miliardi di dollari, circa il 6,48% della capitalizzazione di mercato di Bitcoin. L’iShares Bitcoin Trust di BlackRock guida con un patrimonio di 89,11 miliardi di dollari, seguito dal FBTC di Fidelity con 24,77 miliardi.
L’aumento degli afflussi verso gli ETF su Bitcoin indica un cambiamento nella strategia istituzionale: i grandi investitori considerano ormai questi strumenti come asset complementari, non più rivali.
Questa diversificazione aiuta a ridurre i rischi specifici di ogni asset, consentendo al tempo stesso di partecipare alla crescita delle diverse reti coinvolte.
L’interesse istituzionale per Bitcoin resta alto
Oltre alla forte domanda per gli ETF su Bitcoin, aziende e istituti d’investimento stanno continuando ad aumentare le loro riserve in BTC.
Secondo i dati di BitcoinTreasuries.net, attualmente le varie entità possiedono in tutto 3,65 milioni di BTC. La quota maggiore è in mano agli ETF e altri fondi, seguono società quotate, governi, aziende private, DeFi/smart contract ed exchange/custodi.
Il sito tiene traccia di 291 entità che possiedono Bitcoin, 16 in più rispetto a un mese fa.
Gli Stati Uniti guidano la classifica con 99 entità, seguiti da Canada (43), Regno Unito (20), Germania (10) e Cina (9).

L’amministrazione Trump promuove l’agenda pro-crypto
Il nuovo massimo storico arriva anche grazie alle politiche pro-crypto dell’amministrazione Trump.
Il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo che invita a rimuovere gli ostacoli che impediscono ai fondi pensione 401(k) di includere asset alternativi come le crypto.
Se attuate, queste riforme potrebbero permettere a milioni di americani di destinare i risparmi per la pensione a Bitcoin e altri asset digitali tramite canali regolamentati.
Trump ha anche nominato l’economista Stephen Miran, sostenitore degli asset digitali, nel consiglio dei governatori della Federal Reserve. Un segnale chiaro delle intenzioni di dare continuità alla linea pro-crypto della sua amministrazione.
Con un altro ordine esecutivo, Trump ha deciso di mettere fine alle pratiche di “debanking” contro le aziende crypto in regola.
La Blockchain Association ha definito queste iniziative una “svolta storica” che amplia la scelta per i consumatori, favorisce la crescita patrimoniale e riduce le barriere operative per le imprese del settore blockchain.
Anche la SEC ha dato impulso positivo chiarendo che non rientrano nella categoria di titoli alcuni modelli di liquid staking, cioè quei protocolli che erogano token a fronte degli ETH messi in staking come stETH.
Il presidente della SEC Paul Atkins ha ribadito l’impegno a mantenere l’innovazione crypto negli Stati Uniti, promettendo un approccio proattivo alla regolamentazione e un allontanamento dalle politiche basate solo sull’enforcement.
Sentiment di mercato e prospettive future
Il sentiment di mercato su Bitcoin resta in territorio “Greed”, il Fear & Greed Index il 14 agosto si trova a 75, secondo i dati di Alternative.me.
Si tratta di un leggero aumento rispetto al valore di 73 di ieri e di una crescita netta rispetto al 62 della scorsa settimana, mentre il mese scorso l’indice era a 73.

L’indice, che misura il sentiment degli investitori su una scala da 0 (Estrema Paura) a 100 (Estrema Avidità), suggerisce che l’ottimismo tra i trader resta alto nonostante le recenti oscillazioni di mercato.
La crescita dell’indice nell’ultima settimana riflette un interesse d’acquisto costante e fiducia nel mercato crypto in generale, probabilmente alimentati dai forti afflussi negli ETF e dalla partecipazione degli investitori istituzionali.
Anche se il sentiment non è ancora arrivato nella zona di “Estrema Avidità”, il livello attuale suggerisce che gli investitori restano ottimisti, aumentando anche il rischio di condizioni di ipercomprato se il rally dovesse accelerare ancora.
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