Mastercard vicina ad acquisire Zerohash per 2 miliardi
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Nella giornata di ieri, mercoledì 29 ottobre, la rivista economica globale Fortune ha riportato la notizia che Mastercard Inc. è in fase avanzata di trattative per l’acquisizione di Zerohash per circa 1,5-2 miliardi di dollari, un’operazione che rafforzerebbe la spinta del gigante dei pagamenti verso le stablecoin e i pagamenti on-chain.
Fondata nel 2017, Zerohash, con sede a Chicago, fornisce l’infrastruttura che consente alle società fintech, ai broker e ai commercianti di aggiungere funzionalità di criptovaluta, stablecoin e tokenizzazione tramite API, tra cui custodia conforme, conversioni e pagamenti.
L’acquisizione di questa infrastruttura consentirebbe a Mastercard un controllo più diretto sul modo in cui i fondi fiat e le risorse digitali vengono regolati attraverso i suoi canali, una priorità in un momento in cui le banche e le società di pagamento stanno sperimentando il denaro 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Mastercard si unisce a Stripe e Coinbase nella corsa al futuro del denaro tokenizzato
Se completata, l’acquisizione costituirebbe una delle più grandi scommesse di Mastercard sulle stablecoin, riflettendo un cambiamento più ampio, dato che i grandi fornitori di servizi di pagamento guardano alle blockchain per trasferimenti transfrontalieri più rapidi e costi operativi inferiori.
L’azienda ha già lanciato servizi on-ramp e off-ramp con partner nel settore delle criptovalute e programmi pilota che convertono i saldi in criptovalute in valuta fiat spendibile nei punti vendita.
Il contesto competitivo si sta surriscaldando. Stripe ha recentemente acquisito la società di infrastrutture stablecoin Bridge con un accordo del valore di circa 1,1 miliardi di dollari, mentre Coinbase è in trattative avanzate per acquisire la londinese BVNK in quella che potrebbe diventare la più grande acquisizione di stablecoin pure-play fino ad oggi.
Queste operazioni evidenziano la corsa in atto per assicurarsi emittenti di livello aziendale, strumenti di conformità e reti di pagamento prima che i volumi delle stablecoin migrino dalle piattaforme di trading ai pagamenti tradizionali.
Il modello white label di Zerohash fornisce a Mastercard un’infrastruttura pronta per l’accesso alle criptovalute
Per Mastercard, Zerohash potrebbe accelerare il regolamento delle stablecoin per i flussi aziendali e di mercato e aiutare la rete a offrire pagamenti programmabili che corrispondono alla cadenza sempre attiva delle criptovalute. Le banche stanno anche testando depositi tokenizzati e strumenti di tesoreria on-chain, creando una domanda di intermediari in grado di collegare conti fiat, controlli di conformità e catene pubbliche senza costringere i commercianti a ricostruire i propri stack.
Zerohash ha raccolto capitali da operatori finanziari storici e investitori nella struttura di mercato, e si è posizionata come fornitore white label che consente alle aziende regolamentate di aggiungere funzionalità crittografiche senza assumersi il rischio di custodia diretta. Incorporare questa capacità in uno schema globale potrebbe abbreviare i tempi di integrazione per i commercianti e le aziende fintech che già elaborano i pagamenti tramite Mastercard.
Reti frammentarie e regole di conformità variabili continuano a rallentare l’integrazione delle stablecoin
La scelta arriva mentre le stablecoin guadagnano terreno presso le aziende per i pagamenti dei salari, la tesoreria e i pagamenti transfrontalieri ai fornitori, grazie al regolamento quasi istantaneo e ai registri trasparenti.
Ma l’infrastruttura rimane frammentaria, con una frammentazione tra catene, regimi di conformità e opzioni di prelievo. Il consolidamento da parte dei grandi processori e delle banche mira a standardizzare tali binari.
Né Mastercard né Zero Hash hanno confermato pubblicamente i termini.
Un accordo finale, se raggiunto, metterebbe l’accento sulla rapidità con cui i pagamenti in criptovaluta stanno passando dalla fase sperimentale alle road map dei prodotti principali delle più grandi società di pagamento del mondo.
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