Le banche adottano la tecnologia per smart contract di Chainlink. LINK pronto a esplodere?

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Lucio Prosperi

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Ultimo aggiornamento: 

Giugno 11, 2025

Diverse banche stanno integrando la tecnologia per smart contract di Chainlink, consolidando la rete di oracoli decentralizzati come pilastro dell’infrastruttura finanziaria futura. Con successi recenti, come gli swap CBDC tra Hong Kong e Australia, e un prezzo in crescita, è normale chiedersi quali prospettive attendono $LINK?

La tecnologia per smart contract di Chainlink

Chainlink, dunque, è pronta per un’adozione significativa da parte delle principali banche globali. La collaborazione con istituzioni finanziarie e blockchain di prestigio sta rafforzando la fiducia nella piattaforma. Sergey Nazarov, co-fondatore di Chainlink, ha rivelato che grandi banche in Asia, Medio Oriente, Australia e Stati Uniti stanno negoziando attivamente per integrare la rete di oracoli ad alte prestazioni nei loro sistemi.

Perché Chainlink sta attirando l’attenzione delle banche? Il suo appeal risiede nella capacità di collegare in modo sicuro smart contract on-chain a dati off-chain. Questa funzione è essenziale per le banche che vogliono modernizzare la propria infrastruttura rispettando normative rigorose.

Gli oracoli decentralizzati garantiscono autenticità e precisione dei dati esterni che attivano i contratti, riducendo rischi operativi e aumentando la trasparenza. Le banche, desiderose di sfruttare la blockchain per applicazioni come la finanza decentralizzata (DeFi), asset tokenizzati e conformità automatizzata, trovano in Chainlink una soluzione scalabile e sicura.

Chainlink connette Hong Kong e l’Australia

Due esempi significativi di applicazione concreta delle tecnologie blockchain arrivano da Hong Kong e Australia. Nella giornata del 9 giugno, Chainlink ha annunciato il completamento con successo di un’operazione di scambio transfrontaliero tra una valuta digitale della banca centrale (CBDC) e una stablecoin, dimostrando il potenziale pratico della sua infrastruttura.

L’operazione ha coinvolto importanti attori finanziari come Visa, Fidelity e China AMC, e ha riguardato lo scambio tra la e-HKD — la versione digitale del dollaro di Hong Kong — e A$DC, una stablecoin ancorata al dollaro australiano. La transazione è stata resa possibile grazie all’utilizzo del Cross-Chain Interoperability Protocol (CCIP) di Chainlink, un sistema che consente il trasferimento sicuro di asset e dati tra blockchain diverse.

Questo esperimento rappresenta un importante passo avanti verso l’interoperabilità tra valute digitali emesse da banche centrali e asset digitali del settore privato, un aspetto cruciale per il futuro della finanza decentralizzata e dell’integrazione dei sistemi di pagamento globali.

Questo sviluppo evidenzia il ruolo di $LINK come rete di oracoli affidabile nelle infrastrutture finanziarie e rappresenta un passo avanti verso pagamenti transfrontalieri basati su blockchain. La notizia ha spinto il prezzo di Chainlink a salire del 4,59%, chiudendo sopra i 14,36 dollari.

Un ulteriore segnale positivo emerge da Coinglass, dove il rapporto long-short di $LINK è a 1,25, il livello più alto in oltre un mese. Un valore superiore a uno riflette un sentiment rialzista, con più trader che puntano su un aumento del prezzo. Che cosa implica questo per le prospettive di Chainlink? Si avvicina con buona probabilità una stagione rialzista?

Cosa succederà a $LINK?

Nonostante i solidi fondamentali, il prezzo di Chainlink incontra resistenza in una zona di offerta tra 16,04 e 17,43 dollari. Inoltre, la linea superiore di un pattern a cuneo discendente rappresenta un ulteriore ostacolo. Se $LINK superasse questa linea di tendenza e mantenesse il livello, potrebbe registrare un rialzo del 57% nel lungo termine, calcolato proiettando l’altezza massima del cuneo dal punto di breakout previsto.

Gli indicatori tecnici supportano questa tesi. La media mobile semplice (SMA) a 50 giorni, a 15,07 dollari, è diventata supporto, mentre la SMA a 100 giorni, a 14,35 dollari, offre ulteriore stabilità.

Se la linea di tendenza del cuneo persiste come resistenza, il prezzo di Chainlink potrebbe ritracciare, con la SMA a 50 giorni che tornerebbe a fungere da resistenza. Con un aumento della pressione di vendita, il prezzo potrebbe scendere sotto la SMA a 100 giorni. La zona di domanda tra 10,78 e 11,46 dollari potrebbe allora rappresentare un punto di ingresso per gli acquirenti. Se anche questa cedesse, le perdite per i possessori di $LINK potrebbero ampliarsi.

In questo contesto di opportunità di mercato, un altro progetto interessante da tenere d’occhio è Solaxy ($SOLX), che mira a risolvere i problemi di congestione della blockchain di Solana con una soluzione di livello 2. Il token è in prevendita ed è venduto al prezzo di $0,001752, cifra che offre un’opportunità d’ingresso semplice per gli investitori interessati. Tuttavia, il tempo stringe: la prevendita terminerà tra cinque giorni e poi $SOLX sarà quotato sui principali exchange. Agire rapidamente è essenziale.