La volatilità del mercato ha obbligato Signature Bank a rinunciare alle crypto
Crediamo nella completa trasparenza con i nostri lettori. Alcuni dei nostri contenuti includono link di affiliazione e potremmo guadagnare una commissione attraverso queste partnership. Tuttavia, questa potenziale compensazione non influenza mai le nostre analisi, opinioni o pareri. I nostri contenuti editoriali vengono creati indipendentemente dalle nostre partnership di marketing e le nostre valutazioni si basano esclusivamente sui nostri criteri di valutazione stabiliti. Per saperne di più clicca qui.

La Signature Bank, crypto bank statunitense, ha ridotto “in maniera significativa” i depositi di asset digitali sul finire dello scorso anno. La ragione era la crescente volatilità e le preoccupazioni delle autorità come dichiarato dall’ex presidente e cofondatore della banca ora fallita.
“Purtroppo, una serie di eventi davvero straordinari e senza precedenti si sono susseguiti rapidamente”, ha dichiarato Scott Shay, ex co-fondatore e presidente di Signature nella testimonianza che ha preparato lunedì in vista del processo.
Shay ha testimoniato davanti alla Commissione bancaria del Senato martedì mattina, insieme all’ex presidente della Signature Bank Eric Howell e all’ex CEO di Silicon Valley Bank Gregory Becker.
Silicon Valley Bank, o SVB, è fallita pochi giorni prima di Signature Bank lo scorso marzo.
Nonostante i fallimenti di altre banche e i prelievi per miliardi di dollari da Signature, Shay si dice certo che la banca meriti ancora fiducia.
“La banca era ben capitalizzata. La banca era solvibile, anzi, lo è sempre stata, con attivi ben superiori al passivo anche in extremis. E la banca aveva un piano ben definito e solido per continuare a operare e sopportare ulteriori prelievi”.
Il 12 marzo il Dipartimento dei Servizi Finanziari di New York aveva annunciato di prendere il controllo di Signature Bank per proteggere i correntisti.
Shay ha dichiarato di non essere d’accordo con la decisione dell’autorità:
“Sebbene non sia d’accordo con questa decisione, riconosco l’importante ruolo che i regolatori bancari svolgono nel nostro sistema finanziario.”
Il crollo delle banche
A marzo, a distanza di pochi giorni l’una dall’altra, sono fallite tre banche specializzate in crypto e tech, tra cui Signature Bank, SVB e Silvergate Capital.
Il crollo di queste banche ha colpito duramente il settore crypto, alcuni hanno accusato il governo di aver preso di mira il settore di proposito intervenendo con la chiusura delle banche.
Il sovrintendente del NYDFS, New York State Department of Financial Services, Adrienne Harris ha respinto queste insinuazioni parlando di Signature Bank in una conferenza il mese scorso.
“L’idea che il subentro nella proprietà di Signature riguardi le criptovalute e che questo sia stato il ‘Choke Point 2.0’ è davvero ridicola.”
___
Leggi anche:
- Il sistema bancario USA è al collasso: i 3 peggiori fallimenti sono del 2023
- Bitcoin risale sopra i 29.000 dollari mentre la crisi bancaria statunitense si aggrava!
- Top 10 delle nuove criptovalute da acquistare nel 2023
Segui Cryptonews Italia sui canali social
- Questa nuova crypto da “400X” sarà il Bitcoin dei token AI
- Come diventare crypto-milionari nel 2026? ChatGPT svela il segreto
- 5 motivi per cui Bitcoin è in calo e cosa aspettarsi nei primi mesi del 2026
- Elon Musk: “Il denaro scomparirà e l’energia diventerà una valuta universale”
- La tabella degli Anni per fare Soldi: funziona o è una leggenda metropolitana
- Questa nuova crypto da “400X” sarà il Bitcoin dei token AI
- Come diventare crypto-milionari nel 2026? ChatGPT svela il segreto
- 5 motivi per cui Bitcoin è in calo e cosa aspettarsi nei primi mesi del 2026
- Elon Musk: “Il denaro scomparirà e l’energia diventerà una valuta universale”
- La tabella degli Anni per fare Soldi: funziona o è una leggenda metropolitana