I tassi di finanziamento di XRP sono saliti del 360% in 24 ore

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Giuliana Morelli

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Jan 2023

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Ultimo aggiornamento: 

Dicembre 11, 2025

Nella giornata di ieri, mercoledì 10 dicembre, il mercato dei derivati di XRP ha registrato uno dei movimenti più estremi dell’ultimo anno. I tassi di finanziamento sono infatti aumentati di oltre il 360% in sole 24 ore.

Un’impennata così rapida è un segnale che i trader con leva hanno iniziato ad accumulare posizioni long in modo aggressivo, al punto che i contratti futures hanno iniziato a scambiare con un premio rilevante rispetto al prezzo spot.

Per comprendere la natura di questo fenomeno, basta ricordare quanto spiegato nella guida dedicata alla leva finanziaria come “doppio taglio”: tassi di finanziamento molto positivi, implicano che i long stanno pagando commissioni elevate pur di mantenere la loro posizione, segnalando una situazione di squilibrio tipica delle fasi speculative.

Nuovo capitale entra nel mercato: open interest in aumento

L’anomalia non riguarda solo il funding rate, l’open interest di XRP è salito del 3,18% nello stesso intervallo di tempo, mostrando chiaramente che non si tratta semplicemente di un ribilanciamento di posizioni già esistenti, il mercato, al contrario, sta attirando nuovo capitale, più contratti aperti.

Significa una partecipazione crescente di trader che operano con leva, rendendo l’intero ecosistema molto più sensibile a eventuali cambi bruschi di prezzo.

Un comportamento che ricorda altri episodi recenti su Bitcoin, quando il funding rate di BTC è crollato del 70% in un solo giorno, evidenziando come le fasi di eccesso di leva, possano anticipare inversioni improvvise.

Slancio rialzista sì, ma con un rischio elevato: il pericolo di una long squeeze

Quando il funding rate sale così tanto e l’open interest aumenta, può sembrare che il prezzo stia per partire forte al rialzo, in realtà, questa situazione rende anche molto più facile che avvenga una long squeeze: basta un calo improvviso del prezzo e tutte le posizioni long con leva, vengono liquidate una dopo l’altra, facendo precipitare il mercato.

Secondo le analisi di mercato sui rischi del trading a margine, quando i long dominano il mercato pagando tassi eccezionalmente elevati, basta un movimento avverso anche moderato per innescare una cascata di liquidazioni forzate, questo meccanismo può spingere rapidamente il prezzo verso il basso, annullando l’intero slancio rialzista costruito nelle ore precedenti.

Prezzo instabile e pressione sulle riserve: il quadro tecnico si complica

Sul fronte spot, XRP mostra segnali di indecisione, al momento della rilevazione, il token viene scambiato a 2,06 dollari, con un lieve incremento giornaliero ma molto lontano dal rally del 6%, registrato il giorno precedente, una volatilità che suggerisce prudenza, soprattutto considerando che episodi simili, hanno preceduto inversioni profonde in passato.

Anche l’analisi delle riserve di XRP sugli exchange aggiunge un elemento importante, il valore dei token detenuti sulle piattaforme centralizzate è sceso da 7,03 miliardi di dollari il 10 novembre 2025, a 5,70 miliardi il 10 dicembre, un calo del 18,8% che storicamente coincide con fasi in cui gli investitori alleggeriscono l’esposizione o riducono l’attività speculativa.