Spuntano dei “punti verdi” nel grafico di Saylor: qual è il loro significato?
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Il grafico condiviso da Michael Saylor, co-fondatore di Strategy, ha fatto subito il giro della community crypto. I punti verdi segnati hanno stuzzicato la curiosità di molti, spingendo trader e appassionati a chiedersi che cosa rappresentino.
Il grafico, pubblicato insieme ai nuovi dati sulla crescita delle posizioni di Strategy in Bitcoin, mostrava 87 operazioni di acquisto. Un ritmo che ha portato le partecipazioni della società a 649.870 BTC, pari a circa 59,45 miliardi di dollari, con un costo medio di 74.433 dollari.
Accanto ai punti arancioni, che segnano ogni accumulo registrato dal 2020, spicca una linea verde tratteggiata. Proprio quella ha attirato subito l’attenzione dei trader, scatenando discussioni sul suo significato.
Gli analisti svelano cosa indica
Gli analisti hanno chiarito che la linea verde tratteggiata indica il prezzo medio di acquisto di Strategy, un valore che cambia solo quando viene acquistato Bitcoin. Non rappresenta il prezzo di BTC né una previsione: mostra semplicemente la base di costo aggiornata dell’azienda.
A ogni operazione, la linea si muove in base al punto d’ingresso, salendo quando gli acquisti avvengono sopra la media o scendendo quando avvengono sotto.
L’effetto è diventato particolarmente chiaro tra il 2024 e il 2025, quando Strategy ha intensificato gli acquisti mentre Bitcoin correva verso la soglia dei 100.000 dollari.

Il grafico conferma che il portafoglio è ancora in profitto. Al 30 novembre Bitcoin segnava +22,9% e, con le quotazioni che oscillavano tra 95.000 e 110.000 dollari, l’azienda si mantiene ben sopra il costo medio di 74.433 dollari.
Anche se le partecipazioni restano in positivo e la “linea verde” viene letta da alcuni analisti come segnale di acquisti più intensi, il titolo Strategy ha perso più del 60% dai massimi. Una distanza che ha riacceso interrogativi sulla solidità a lungo termine della strategia portata avanti da Saylor.
Strategy rischia di dover vendere Bitcoin…
L’azienda ha riferito che se la pressione di mercato dovesse continuare, rischia di dover liquidare una parte dei suoi Bitcoin.
Il CEO Phong Le ha spiegato che Strategy valuterebbe la vendita di una parte delle sue riserve solo in un caso preciso: se il rapporto tra valore di mercato e l’mNAV scendesse sotto 1 e, allo stesso tempo, l’azienda non riuscisse a raccogliere nuovo capitale.
Inoltre, ha chiarito di non voler essere il dirigente che cede Bitcoin, ma ha aggiunto che in un mercato ostile la disciplina finanziaria viene prima di tutto.
Ha descritto uno scenario in cui la vendita di una parte della tesoreria diventa matematicamente giustificata per proteggere quello che lui chiama “rendimento Bitcoin per azione”, soprattutto se l’emissione di nuovo capitale diventa più diluitiva rispetto alla liquidazione di una piccola frazione di BTC.
L’mNAV della società è attualmente pari a 1,01, ma questo livello è stato instabile per tutto il 2025.

A inizio anno, il rapporto è stato scambiato fino a 3,3, ma a metà novembre è scivolato sotto 1,0 per la prima volta da quando Strategy ha iniziato ad acquisire Bitcoin.
Un calo al di sotto di uno significa che il mercato valuta la società meno del valore delle sue partecipazioni in Bitcoin, minando il premio che consente a Strategy di raccogliere capitali a basso costo.
Inoltre il CEO ha affermato che, se venisse meno anche l’accesso alla liquidità, la vendita diventerebbe l’ultima carta da giocare.
Intanto Strategy continua a raccogliere capitali
Nonostante il ribasso di Bitcoin, Strategy ha raccolto finora 21 miliardi di dollari, avvicinandosi al totale dell’anno scorso.
L’azienda ha raccolto 11,9 miliardi tramite azioni ordinarie, 6,9 miliardi tramite azioni privilegiate e altri 2 miliardi di dollari attraverso debiti convertibili distribuiti su sette emissioni.

L’interesse degli investitori è ancora forte, anche se la società deve coprire circa 800 milioni di dollari di obbligazioni annuali in dividendi legati alle azioni privilegiate.
Le ha spiegato che l’obiettivo è mantenere i pagamenti utilizzando capitale raccolto con un premio, ricordando che una performance costante nei dividendi aiuta a rafforzare la fiducia del mercato.
Per offrire maggiore trasparenza in una fase di forte volatilità, Strategy ha introdotto una nuova dashboard chiamata “BTC Credit”, pensata per rassicurare gli investitori sulla tenuta finanziaria dell’azienda.
Performance di Bitcoin
Intanto Bitcoin è ancora intrappolato in un canale discendente, incapace di riprendersi i 92.000 dollari, dove è situata la media mobile esponenziale a 20 giorni. I venditori stanno continuando ad avere il controllo e il tentativo di rimbalzo si è fermato poco sotto il livello di Fibonacci 0,382 a 98.222 dollari.

L’RSI vicino a 32 indica un momentum debole, ma non ancora abbastanza basso da suggerire una vera inversione.
Se il canale continuerà a guidare il movimento, Bitcoin potrebbe scendere verso 81.028 dollari, con possibili estensioni fino a 75.391 o 68.559 dollari.
Per un cambio di rotta servirebbe una chiusura giornaliera sopra la 20-EMA e, successivamente, sopra i 103.574 dollari, livello di Fibonacci che segnerebbe l’inizio di una forte ripresa.
Alternativa a Bitcoin
In attesa di un nuovo slancio, gli investitori stanno puntando su un progetto del suo ecosistema in fase di prevendita: Bitcoin Hyper. Sta sviluppando un layer 2 sulla chain di BTC, in grano di rendere le transazioni molto più veloci ed economiche.
Inoltre, si si basa sulla Solana Virtual Machine (SVM) e introduce smart contract e dApp nell’ecosistema di Bitcoin.
Le due reti sono collegate tramite un bridge, che blocca i BTC e rilascia la loro versione wrapped nel layer 2.
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