Ripple vs. SEC: la causa sta per chiudersi o c’è un intoppo?
Crediamo nella completa trasparenza con i nostri lettori. Alcuni dei nostri contenuti includono link di affiliazione e potremmo guadagnare una commissione attraverso queste partnership. Tuttavia, questa potenziale compensazione non influenza mai le nostre analisi, opinioni o pareri. I nostri contenuti editoriali vengono creati indipendentemente dalle nostre partnership di marketing e le nostre valutazioni si basano esclusivamente sui nostri criteri di valutazione stabiliti. Per saperne di più clicca qui.

Il caso tra Ripple e l’ente borsistico americano continua a tenere con il fiato sospeso la community crypto. In tanti si chiedono cosa stia rallentando il processo, ma secondo l’ex avvocato della SEC, Marc Fagel, tutto sta procedendo secondo i piani.
La causa legale sta davvero per chiudersi?
Nonostante gli ultimi sviluppi, la causa tra Ripple e la SEC – Securities and Exchange Commission – non si è ancora conclusa. E per questo motivo, nella community di XRP molti sono perplessi.
Alcuni ritengono che sia il giudice Torres a rallentare il procedimento, vista l’attesa nell’approvazione della mozione congiunta per chiudere il caso.
Secondo un utente su X, il ritardo nella risoluzione sarebbe legato alle tempistiche procedurali del giudice, che avrebbe bisogno di tempo per completare le formalità.
A questa osservazione ha risposto l’ex avvocato della SEC, Marc Fagel, affermando che “nessuno sta bloccando il caso”. Fagel ha condiviso, in un post su X, il suo punto di vista sulla causa in corso, ribadendo che il procedimento sta seguendo il suo normale iter.
Marc Fagel ha ribadito che la giudice Torres non ha più un ruolo attivo nella causa e che quindi non sta bloccando nulla.
Per l’ex avvocato della SEC, anche l’ente regolatore non sta causando alcun ritardo intenzionale, ma sta semplicemente seguendo le normali procedure di archiviazione, che richiedono solitamente da uno a due mesi dopo il voto interno.
“Nessuno sta bloccando il caso. Né il giudice (non c’è nulla da decidere), né la SEC (che ha una procedura standard da seguire e respingerà il ricorso una volta espresso il voto, un processo che di solito richiede 1-2 mesi)”, ha affermato Fagel.
Per l’avvocato mancano solo i ritiri dei ricorsi
Marc Fagel ha più volte chiarito i possibili sviluppi della causa tra la SEC e Ripple. A differenza di quanto ipotizzato da alcuni, l’avvocato ha precisato che la società blockchain non ha ancora ritirato ufficialmente il proprio ricorso.
Secondo Fagel, sia Ripple che la SEC dovranno procedere con il ritiro dei rispettivi appelli, ma il completamento formale del processo potrebbe richiedere uno o due mesi.
Fagel ha ribadito, in un post su X, che il caso è entrato in una fase puramente procedurale, in cui tutto dipende dalle parti coinvolte.
“Non c’è nulla in sospeso davanti al giudice; ora spetta alle parti ritirare semplicemente i loro ricorsi, cosa che faranno a breve”, ha affermato l’avvocato.
Ripple potrà tornare a operare liberamente?
I ritiri degli appelli sembrano ormai vicini e Ripple si avvia a chiudere una delle cause più lunghe nella storia del settore crypto. Con l’archiviazione del caso da parte del tribunale, la società potrà tornare a operare liberamente negli Stati Uniti, senza alcuna restrizione.
Ma il vero traguardo è un altro: XRP otterrebbe un riconoscimento legale implicito, con la conferma che non è una security quando viene scambiato sul mercato secondario. Un passaggio chiave per l’adozione da parte degli investitori istituzionali e per aprire la strada all’approvazione di un ETF spot.
Intanto XRP prosegue il rally
Nel frattempo XRP sta proseguendo il rally. Sostenuto dalle whale, dall’entusiasmo per l’ETF e dal boom della stablecoin RLUSD, il token ha guadagnato il 30% in una settimana e ora punta a riprendersi la soglia dei 3 dollari.

Mentre si attende la chiusura definitiva della causa, Ripple ha avviato l’iter per ottenere una licenza bancaria negli Stati Uniti, un passo importante verso l’integrazione nella finanza tradizionale.
Inoltre, ha stretto nuove partnership con istituzioni di rilievo come BNY Mellon, la più grande banca depositaria al mondo, che non solo si occuperà della custodia delle riserve di RLUSD, ma fornirà anche servizi a supporto delle operazioni della stablecoin.
- Come diventare crypto-milionari nel 2026? ChatGPT svela il segreto
- 5 motivi per cui Bitcoin è in calo e cosa aspettarsi nei primi mesi del 2026
- Elon Musk: “Il denaro scomparirà e l’energia diventerà una valuta universale”
- La tabella degli Anni per fare Soldi: funziona o è una leggenda metropolitana
- Crollo Crypto Oggi: Bitcoin Sotto Pressione, il Mercato Trema tra Wall Street e l’Ombra dell’AI
- Come diventare crypto-milionari nel 2026? ChatGPT svela il segreto
- 5 motivi per cui Bitcoin è in calo e cosa aspettarsi nei primi mesi del 2026
- Elon Musk: “Il denaro scomparirà e l’energia diventerà una valuta universale”
- La tabella degli Anni per fare Soldi: funziona o è una leggenda metropolitana
- Crollo Crypto Oggi: Bitcoin Sotto Pressione, il Mercato Trema tra Wall Street e l’Ombra dell’AI