Per Goldman Sachs l’oro potrebbe salire a $5.000. E Bitcoin?
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Quest’anno l’oro ha rubato la scena, superando le performance di Bitcoin e dell’S&P 500.
Per il gigante bancario Goldman Sachs potrebbe salire ancora. Di recente ha rilasciato una previsione audace, secondo cui l’oro potrebbe salire a 5.000 dollari, ma solo se si verificherà una determinata situazione.
Bitcoin mantiene la correlazione con l’oro
I futures sull’oro hanno esteso il rally toccando il massimo storico di 3.630 dollari l’oncia. A fine agosto, le partecipazioni totali negli ETF sul metallo giallo hanno raggiunto un nuovo record di 2.905 tonnellate.
Nel 2025 l’oro ha sovraperformato Bitcoin: segnando un +37% da inizio anno, contro il +22% di BTC. Sul grafico relativo a cinque anni, però, emerge una forte correlazione tra il metallo fisico e “l’oro digitale”, ovvero Bitcoin.

Bitcoin potrebbe raggiungere i 185.000$ se seguisse l’oro?
Tra i dazi, l’inflazione e le tensioni macro, l’oro sta continuando la sua corsa: ha registrato un rialzo costante, toccando livelli record.
Secondo il modello mostrato nel grafico, se Bitcoin replicasse la performance dell’oro con un ritardo di 200 giorni, potrebbe salire fino a 185.000 dollari nei prossimi mesi, segnando un rialzo del 70%.
Il contesto monetario gioca a favore. Le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed stanno aumentando in vista del FOMC di settembre.
Il governatore Chris Waller ha proposto apertamente una riduzione di 25 punti base, alimentando le prospettive di una nuova liquidità per gli asset rischiosi. In questo scenario, Bitcoin potrebbe avvicinarsi alla traiettoria seguita dall’oro.
Oro a 5.000 dollari? Solo se…
Per Goldman Sachs, l’oro potrebbe salire fino a 5.000 dollari l’oncia se l’autonomia della Federal Reserve venisse messa seriamente in discussione. È quanto afferma Samantha Dart, analista della banca, dopo le recenti tensioni tra la Fed e l’amministrazione Trump.
Nei giorni scorsi Trump ha cercato di licenziare la governatrice Lisa Cook, accusandola di aver falsificato documenti ipotecari per ottenere mutui a condizioni agevolate.
Cook ha reagito subito, facendo causa a Trump. Secondo lei, il presidente non ha alcuna autorità per rimuoverla e la sua ingerenza rappresenta una minaccia all’autonomia della banca centrale.
Parlando a Bloomberg, l’analista di Goldman Sachs ha avvertito che
“in uno scenario in cui l’indipendenza della Fed fosse compromessa porterebbe probabilmente a un aumento dell’inflazione, a un calo dei prezzi delle azioni e dei bond a lungo termine e a un’erosione dello status del dollaro come valuta di riserva”.
Secondo le stime della banca, basterebbe che solo l’1% del mercato privato dei Treasury si spostasse sull’oro per far impennare il metallo prezioso fino a 5.000 dollari l’oncia, sempre che tutto il resto rimanga costante.
Bitcoin fin dove potrebbe arrivare?
La banca ha delineato diversi scenari. Stima un target base di 4.000 dollari l’oncia entro metà 2026. In uno scenario di alta tensione macroeconomica, l’oro potrebbe spingersi fino a 4.500 dollari, con la possibilità di toccare anche i 5.000 dollari.
E se l’oro dovesse salire, Bitcoin potrebbe seguirlo. Analizzando la correlazione storica tra i due asset, emerge che ogni +15% dell’oro rispetto ai livelli del 2020 ha coinciso con un +250% di Bitcoin.
Quindi, con l’oro a 5.000 dollari, la crypto di maggior valore potrebbe arrivare fino a 220.000 dollari.
Intanto l’interesse non è rivolto solo a Bitcoin
Le previsioni per BTC rimangono rialziste nel lungo termine e intanto sta crescendo l’interesse per altri progetti del suo ecosistema, tra cui Bitcoin Hyper. Si tratta di una soluzione layer 2 che rende le transazioni più veloci e convenienti.
Inoltre, grazie all’integrazione con la Solana Virtual Machine (SVM), permettere l’uso di dApp e smart contract nell’ecosistema di BTC. Attualmente il progetto è in fase di prevendita e finora ha raccolto 13,7 milioni di dollari.
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