Francia – Scovato truffatore crypto 50enne!
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L’ideatore cinquantenne di una truffa francese crypto “vasta” e “internazionale”, che ha ingannato almeno 14 vittime con oltre 375.000 dollari rubati, è stato condannato a quattro anni di carcere.
Il quotidiano francese Le Parisien ha riferito che la mente della truffa era residente a Seine-et-Marne, un dipartimento della regione dell’Île-de-France. L’uomo è stato condannato dal Tribunale penale di Fontainebleau. Il tribunale ha appreso che l’uomo e i suoi soci avevano architettato una “truffa sofisticata” per ingannare le vittime in Francia e in Israele.
Truffatore crypto si spaccia per un famoso gestore di hedge fund
Il tribunale ha scoperto che l’uomo si è “spacciato” per un famoso gestore di hedge fund e trader francese di nome Pierre Andurand. Inoltre, sembra che abbia adescato le vittime di una piattaforma di trading crypto ormai defunta. I criminali avrebbero ottenuto un “vecchio file” appartenente alla piattaforma, che conteneva i nomi e i dati delle vittime.
L’uomo, spacciandosi per Andurand, offriva alle vittime la possibilità di “recuperare i loro fondi”. Inoltre insisteva affinché gli pagassero “una commissione” o “reinvestissero le loro crypto” nella sua piattaforma.
Il tribunale ha affermato che l’uomo e i suoi collaboratori “fingevano di essere trader professionisti che lavoravano per conto di una società” che aveva acquisito l’exchange liquidato.
L’uomo affermava di lavorare “per conto” di una società con sede a San Francisco, negli Stati Uniti, e che avrebbe permesso alle vittime di recuperare i loro fondi “reinvestendoli” in una “crypto ad altissimo rendimento”.
Come hanno ingannato le vittime
Inoltre il tribunale ha riferito che nel caso di una vittima di Château-Landon, i truffatori sono riusciti a convincere l’uomo a consegnare i dati bancari e della carta di credito. Grazie a questi dati sono riusciti a svuotare i conti di migliaia di dollari in valuta locale.
Questo caso presenta diverse somiglianze con una truffa crypto sudcoreana da 8 milioni di dollari.
A gennaio sembra che un gruppo di potenziali 40 vittime sudcoreane abbia denunciato di essere stato ingannato nell’acquisto di un crypto asset potenzialmente privo di valore (o inesistente). La polizia ritiene che i presunti responsabili si siano spacciati per un “team di risarcimento delle perdite”, che si rivolgeva a persone che avevano recentemente subito danni finanziari.
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