Crypto in caduta libera ma è record per le stablecoin su Solana
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Anche se le criptovalute stanno attraversando una fase negativa, il volume delle stablecoin rimane molto alto, il che fa pensare che il mercato non sia ancora entrato in una fase ribassista piena.
I dati relativi a ottobre indicano che il volume delle stablecoin ha toccato un nuovo record. Si osserva anche una crescita notevole della presenza di Solana tra le stablecoin. Quali saranno le mosse di Solana entro la fine dell’anno?
Le criptovalute precipitano, ma le stablecoin segnano nuovi volumi record
L’inizio di novembre si è rivelato molto difficile per le crypto. La forte pressione di vendita e le liquidazioni hanno portato ieri Bitcoin sotto la soglia dei 100.000 dollari. Nonostante il calo generale, la liquidità sul mercato non è scomparsa: il volume delle stablecoin resta su livelli molto alti.
I dati di ottobre mostrano che il volume delle stablecoin ha raggiunto un picco storico di 1,55 trilioni di dollari, segnando un aumento del 25% rispetto a settembre.
Spicca in particolare il volume delle stablecoin su Solana: da ottobre è passato da 69 miliardi a 274 miliardi di dollari, con una crescita di circa il 300%.
Questo forte incremento indica un interesse crescente verso Solana. Potrebbe esserci una connessione con il lancio del primo ETF spot su Solana negli Stati Uniti. Questo ETF è stato approvato anche in un periodo di blocco delle attività negli USA e, dal suo avvio a fine ottobre, ha già raccolto quasi 300 milioni di dollari in nuovi investimenti.
Anche il crollo delle crypto verificatosi il 10 ottobre ha avuto un impatto rilevante. Durante il crollo dei prezzi, molti token sono stati venduti, ma altri sono stati acquistati proprio durante la fase ribassista. Questo movimento può aver contribuito al nuovo record di volume delle stablecoin.
Solana scende a 150 dollari
Questa settimana le crypto stanno subendo forti ribassi, ma la pressione negativa si è attenuata quando Bitcoin è sceso ieri sotto i 100.000 dollari.
Il prezzo di Solana, ad esempio, sta trovando un importante supporto psicologico a 150 dollari. Se il valore non dovesse scendere oltre questo livello, SOL potrebbe puntare a una risalita verso i 200 dollari nei prossimi periodi.
Solana ha toccato il suo minimo da luglio proprio questa settimana e quindi ha ancora ampio spazio di recupero.

Se Solana dovesse perdere il supporto a 150 dollari, il prezzo rischia di scendere fino a 131 dollari, con ulteriori livelli di appoggio più in basso a 112 e 100 dollari in caso di cali più marcati delle crypto.
In caso di ripresa da 150 dollari, SOL potrebbe tentare un nuovo superamento dei 180 dollari in corrispondenza della media mobile a 200 giorni (linea blu). Da lì, il movimento potrebbe portare verso la media mobile a 30 giorni (linea gialla) a 190 dollari e in seguito verso quota 200 dollari.
Un altro aspetto che suggerisce una possibile ripresa è l’RSI di Solana, che si trova sul livello di “ipervenduto” a 30, aumentando la probabilità di una risalita. Un valore basso dell’RSI spinge spesso più trader ad aprire posizioni lunghe.
SOL può recuperare a novembre?
Una ripresa per Solana è ancora possibile nel mese di novembre. Secondo l’analista crypto Don, però, prima di vedere un rialzo, Solana potrebbe scendere ancora.
Sul grafico giornaliero, si vede che SOL rischia di scendere a quota 120-130 dollari entro fine anno. L’esperto prevede poi un rimbalzo verso i 240 dollari e la possibilità di nuovi massimi nei primi mesi del 2026.
Se il prezzo di SOL riuscirà a mantenersi sopra i 150 dollari, un recupero potrebbe avvenire già a novembre. In caso contrario, con una discesa sotto questo livello, la ripresa potrebbe richiedere diverse settimane o addirittura mesi.
Grazie alla popolarità crescente e il recente lancio degli ETF spot, SOL ha comunque buone prospettive di crescita. Per chi investe con una visione a lungo termine, Solana resta tra le altcoin più interessanti su cui puntare durante le fasi di debolezza del mercato.
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