Crollano i volumi sui CEX: i trader tengono stretti i propri Bitcoin… per quanto ancora?
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L’attività di trading spot sugli exchange centralizzati (CEX) è crollata ai livelli visti a ottobre 2020. Il dato arriva dall’analista di CryptoQuant, Axel Adler Jr.
Secondo l’esperto, il forte calo riflette un cambiamento nel comportamento degli investitori: invece di scambiare i loro asset, preferiscono “hodlarli”, riducendo in questo modo le transazioni on-chain.
Si torna ai numeri del 2020
Nel grafico pubblicato su X dall’analista, si può notare chiaramente il crollo dei volumi. La linea nera rappresenta l’andamento di Bitcoin, mentre quella colorata mostra l’attività del trading spot.
L’analista ha evidenziato un punto in basso a destra, in cui il volume spot è precipitato a un minimo di 965,6 milioni di dollari, lo stesso livello osservato l’ultima volta a ottobre 2020.
E qui si nota subito la discrepanza. In passato, durante le fasi di bull market, i volumi si muovevano insieme all’asset. Ora invece si vede un Bitcoin che si mantiene su livelli di prezzo elevati, ma i volumi spot sono colati a picco, segnalando una drastica riduzione dell’attività.

Il mercato rallenta dopo l’aspro scontro tra Trump e Musk

Il rallentamento dell’attività on-chain è arrivato dopo una settimana particolarmente volatile, segnata da incertezze macroeconomiche e momenti di grande risonanza sui social media. Bitcoin è rimasto sostanzialmente stabile fino a metà settimana. Poi la volatilità è aumentata dopo lo scontro tra Elon Musk e il presidente Donald Trump che ha monopolizzato l’attenzione del mercato. Scontro che ha portato a una vera e propria rottura tra i due nonché allo scambio di accuse via social.
La rottura è arrivata al culmine il 5 giugno, quando Trump, durante un incontro alla Casa Bianca con il cancelliere tedesco, ha espresso il suo disappunto verso Musk, che fino a poco tempo prima era stato uno dei suoi consiglieri più fidati.
I mercati hanno rapidamente rispecchiato la tensione del momento. Gli attacchi tra i due hanno innescato una nuova ondata di incertezza nel mercato crypto, dato che entrambi esercitano una forte influenza sul sentiment degli investitori, specialmente negli ambiti tecnologici e degli asset digitali.
La loro disputa ha destabilizzato i mercati, contribuendo a un aumento della volatilità in tutte le asset class. Le azioni Tesla hanno registrato un forte calo, mentre i trader si preparavano a potenziali cambiamenti nella direzione politica.
A scuotere ulteriormente il sentiment è stata la pubblicazione dei dati sui non-farm payrolls negli Stati Uniti, un indicatore macroeconomico che misura il numero di lavoratori retribuiti, esclusi i lavoratori agricoli, i dipendenti pubblici, i lavoratori domestici e i dipendenti di organizzazioni no profit.
Bitcoin ha infatti registrato un calo del 5% subito dopo, per poi recuperare rapidamente spinto dai dati sul mercato del lavoro migliori del previsto.
Gli investitori si stanno allontanando dai CEX…
Nonostante il rimbalzo, il mercato è ancora cauto. Secondo i dati della società Hyblock Capital, i dati del book degli ordini mostrano una crescente tendenza al ribasso.
Uno degli indicatori più rilevanti è il rapporto bid-ask, che misura l’equilibrio tra ordini di acquisto (bid) e di vendita (ask). Attualmente è in negativo non solo sul mercato spot, ma anche sui futures perpetui e sui più grandi exchange crypto. Detto in altri termini, sono presenti più venditori che stanno cercando di vendere Bitcoin vicino al prezzo attuale, rispetto agli acquirenti disposti a comprarlo.
Solitamente quando succede questo squilibrio, Bitcoin tocca un picco locale, per poi subire una correzione.
A questo si aggiunge un cambiamento del comportamento degli investitori. Dopo una serie di scossoni — dal collasso dell’exchange FTX nel 2022, fino alle strette normative su Binance e Coinbase nel 2023 — molti trader hanno preferito ridurre l’esposizione agli exchange centralizzati (CEX), trasferendo i propri asset in wallet, come l’hot wallet Best Wallet, che offre maggiore controllo, sicurezza e accesso diretto ai propri asset crypto senza intermediari. Inoltre, è anche possibile convertire le crypto in valuta fiat direttamente nell’app.
Nel wallet sono presenti anche diverse funzionalità come Best Dex, un aggregatore decentralizzato che trova le migliori tariffe per gli swap tra crypto, e “Upcoming Tokens” che permette di accedere alle prevendite crypto.
Mentre l’attività sui CEX tocca i minimi, sta prendendo forza un altro trend: l’ascesa degli exchange decentralizzati (DEX). Nel maggio, i DEX hanno raggiunto una quota record del 25% del volume globale di trading spot, in netto aumento rispetto al 20% di inizio anno.
Un cambiamento che riflette il maggior utilizzo dei wallet e anche l’insoddisfazione verso le piattaforme centralizzate.
Il fatto che chiunque possa accedere liberamente e personalizzare l’esperienza di trading rende i DEX sempre più interessanti per i trader esperti.
Secondo gli analisti, per smuovere questa fase di “modalità HODL” servirà un cambio netto del sentiment o l’arrivo di forti catalizzatori.
Intanto si stanno formando cluster di liquidità intorno alla soglia dei 107.000 dollari: zone in cui si concentrano molti ordini di acquisto o vendita. Più in basso è presente la zona di di supporto chiave. Se la pressione ribassista dovesse aumentare, l’asset potrebbe raggiungere quel range.
Per ora, il mercato resta in attesa. L’attività è debole e molti trader preferiscono aspettare.
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