Bitcoin risale a $109.000 in attesa dei dati macro
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Bitcoin rimane tinto di rosso. Stamattina ha registrato un lieve recupero ed è tornato a scambiare intorno ai 109.000 dollari, ma resta in calo dello 0,10% nelle ultime 24 ore.
Le parole hawkish di Jerome Powell hanno colpito duramente il mercato, che anche oggi continua a rimanere in negativo: Ethereum è in calo del 2%, XRP ha ceduto il 4%, mentre Solana ha perso il 5%.
La capitalizzazione totale del mercato è scesa dello 0,2% e ora si attesta a 3,76 trilioni di dollari.
Anche gli ETF spot sono in rosso
I flussi degli ETF crypto riflettono l’andamento del mercato crypto. Ieri i fondi spot su Bitcoin hanno segnato deflussi netti per 488 milioni di dollari, senza alcun afflusso.
Situazione simile per Ethereum, con deflussi complessivi di 184 milioni di dollari. In controtendenza Solana, che ha chiuso la giornata con afflussi per 37,3 milioni di dollari, terzo giorno consecutivo in positivo.
Le borse asiatiche restano in verde, Wall Street al rialzo
Powell non ha scosso i mercati azionari. Le borse asiatiche hanno aperto in rialzo, spinte dall’ottimismo tecnologico.
A guidare i rialzi è il Giappone, sostenuto dai segnali di distensione dopo il vertice tra Trump e il presidente cinese. Il Nikkei 225 è salito di oltre l’1%, segnando un nuovo record, mentre il Topix ha guadagnato lo 0,79%, toccando un nuovo massimo storico.
Anche Seul sta mostrando segnali di forza: il Kospi è avanzato dello 0,22% dopo la chiusura record di giovedì, mentre il Kosdaq, a piccola capitalizzazione, è salito dello 0,47%.
Dopo la pubblicazione degli utili di Amazon e Apple, i futures di Wall Street hanno ripreso slancio. Anche il dollaro sta rimanendo vicino ai massimi.
I futures del Nasdaq sono avanzati dell’1,2%, quelli dell’S&P 500 dello 0,6%. Dopo la chiusura, Amazon è balzata del 13% spinta dai risultati superiori alle attese, aggiungendo più di 300 miliardi di dollari alla sua capitalizzazione. Apple ha guadagnato il 2,3%, spinta dalle previsioni positive sulle vendite di iPhone.
Meta e Microsoft continuano lo stesso a rimanere sotto pressione. Gli investitori sono ancora cauti, dato che le aziende stanno spendendo enormi cifre per l’intelligenza artificiale. Sei delle “Magnifiche Sette” hanno riportato dei risultati misti. Nvidia, che vale ormai 5.000 miliardi di dollari, pubblicherà i conti il mese prossimo.
In Cina, i listini restano indietro. I dati deboli di ottobre sulla produzione industriale hanno pesato sulla fiducia: il PMI ufficiale è sceso a 49, minimo da sei mesi, sotto le attese di 49,6.
Il mercato crypto è in attesa dei dati macro
Dopo la dichiarazione della Fed, la propensione al rischio è calata bruscamente. Riya Sehgal, analista di ricerca presso Delta Exchange, ha affermato:
“Nonostante il taglio dei tassi di 25 punti base, i trader restano cauti. Le aspettative per un nuovo intervento a dicembre si stanno riducendo, e i flussi degli ETF lo dimostrano chiaramente.
Nel mercato dei derivati si nota un calo dell’open interest di circa il 5%, mentre i funding rate sono scivolati in territorio negativo. Un chiaro segnale che stanno aumentando le posizioni short,” ha spiegato.
L’esperto ha riferito che il prossimo dato macro importante per il settore è il report sull’occupazione USA, atteso per il 1° novembre. Il mercato crypto potrebbe tentare un rimbalzo se i dati sul lavoro mostreranno segnali di rallentamento, dato che aumentano le probabilità di un taglio dei tassi di interesse a dicembre.
“Se i dati sul lavoro saranno forti, la pressione di vendita potrebbe aumentare. Ma se emergono segnali di rallentamento, le criptovalute potrebbero finalmente tirare un sospiro di sollievo e tentare un rimbalzo”, ha affermato.
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