Anche il CEO di Coinbase risponde alle accuse della SEC!

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Marcello Bonti

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Ultimo aggiornamento: 

Giugno 7, 2023

Nelle ultime ore tiene banco la notizia che ieri, 6 giugno 2023, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha rivolto a Coinbase accuse molto specifiche.

Una tra le principali piattaforme di trading crypto dovrà difendersi dalle accuse di aver operato senza licenza come exchange a livello nazionale, broker e agenzia di clearing.

Pesano anche le accuse di non aver registrato l’offerta e la vendita del suo programma per la compravendita di criptovalute come servizio.

Nel comunicato stampa della SEC si legge anche che dal 2019 Coinbase ha operato offrendo i servizi tipici di una borsa valori, un broker e una clearing house ma senza aver mai ottenuto la licenza di farlo.

Il nodo della questione sarebbe la mancanza di tutela nei confronti dei clienti che hanno investito senza contare sulle importanti protezioni altrimenti previste, tra cui l’ispezione della SEC e le verifiche per limitare i conflitti di interesse.

La risposta del CEO Brian Armstrong

Il cofondatore e CEO di Coinbase, Brian Armstrong, ha espresso sui social e in particolare su Twitter la posizione della sua società rispetto alle accuse.

Armstrong ha dichiarato che Coinbase è pronta a difendere il settore delle criptovalute in tribunale e così ottenere i necessari chiarimenti rispetto alle normative da seguire per operare con le crypto.

Ha ricordato che Coinbase è stata sottoposta al controllo della SEC e ha ricevuto l’autorizzazione a quotarsi in borsa nel 2021.

Ha ribadito la totale assenza di un percorso diretto per la registrazione, richiesto varie volte da Coinbase. Armstrong ha sottolineato l’incoerenza del panorama normativo, dove la SEC e la CFTC hanno definizioni contrastanti di titoli e commodity.

https://t.co/vJIZCyAgDU

— Brian Armstrong (@brian_armstrong) June 7, 2023

Armstrong ha spesso criticato l’approccio della SEC che pretende di definire nuovi regolamenti applicando le leggi esistenti. Approccio dannoso per il settore crypto statunitense dal momento che fonda su regole datate e non adatte al contesto attuale.

Nonostante le accuse, ha espresso fiducia nella posizione di Coinbase e nella legge, ribadendo che le accuse si concentrano soprattutto sulla vendita di titoli azionari.

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