Trillion Dollar Club: Bitcoin entra nell’élite con Tesla, Apple e Nvidia!
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Negli Stati Uniti è appena nato un nuovo ETF che riunisce i giganti della tecnologia e Bitcoin in un unico prodotto chiamato Defiance Trillion Dollar Club Index ETF (TRIL).
In parole povere, questa iniziativa mira a offrire un’esposizione diretta e cumulativa ad attività con una capitalizzazione superiore a 1.000 miliardi di dollari. E già si respira fermento ai blocchi di partenza.
Jet Set: un ETF inedito che riunisce tecnologia e criptovalute
Questo nuovo ETF è sostenuto dall’indice BITA Trillion Dollar Club. Un gruppo in cui erano già presenti colossi come Apple, Nvidia, Tesla, Microsoft, Alphabet, Amazon, Meta, ma anche Bitcoin. Questa nuova associazione riunisce in un unico crogiolo la potenza dell’AI, del cloud, dei semiconduttori e degli asset digitali.
Le aziende del “Trillion Dollar Club” non sono operatori ordinari. Infatti, il gruppo dei “Magnifici 7” rappresenta da solo circa un terzo della capitalizzazione dell’indice S&P 500. Con l’integrazione di Bitcoin nel dispositivo, si aggiungono circa 2,2 trilioni di dollari a completare questo paniere di leader mondiali.
La scelta non è casuale. Defiance ETFs spiega che questi nomi incarnano le “rivoluzioni di domani”. Intelligenza artificiale, nuove infrastrutture finanziarie e transizione verso modelli digitali globali.
Bitcoin guadagna ancora terreno a livello istituzionale
L’integrazione di Bitcoin in questo ETF avviene attraverso il BlackRock iShares Bitcoin Trust (IBIT), che si è affermato come il fondo cripto preferito dagli investitori istituzionali. Lanciato nel gennaio 2024 con l’approvazione della SEC, gestisce già quasi 88 miliardi di dollari di asset.

Per Bitcoin si tratta di un nuovo passo avanti verso la legittimazione. Il prezzo rimane intorno ai 118.900 dollari, in aumento del 94,13% su base annua nonostante un contesto macroeconomico difficile.
Vedere Bitcoin affiancato a Nvidia o Apple sottolinea il suo crescente status di asset imprescindibile, e non solo di strumento speculativo.
Un ingresso in Borsa discreto ma simbolico
Il lancio dell’ETF TRIL è avvenuto senza intoppi, con 11.128 quote scambiate a 20 dollari, per un volume di 222.560 dollari. Cifre modeste per un inizio, ma che testimoniano una crescente curiosità per questo tipo di prodotto ibrido.

Defiance non è alla sua prima esperienza. La società offre già ETF specializzati, in particolare sulla liquidità Bitcoin di Strategy. Inoltre, questi prodotti offrono posizioni con effetto leva che possono amplificare i guadagni (e le perdite) fino al 175%. TRIL, invece, punta a un approccio più “blue-chip”, combinando la sicurezza delle grandi capitalizzazioni e il potenziale esplosivo di Bitcoin.
Un ponte verso il futuro
Questo nuovo ETF rispecchia una forte tendenza: i confini tra la tecnologia tradizionale e gli asset digitali stanno scomparendo. Mettere Nvidia, Apple e Bitcoin nello stesso paniere significa che gli investitori devono ora considerare la principale criptovaluta alla stregua dei leader tecnologici dell’AI e del cloud.

È anche un segnale rivolto ai mercati. Infatti, la ricerca di rendimento e diversificazione passa sempre più attraverso gli ETF, strumenti facili da negoziare e accessibili al grande pubblico.
Se la performance dei “Magnifici 7” dovesse rallentare, Bitcoin potrebbe diventare il vero motore di questo paniere. Al contrario, in caso di shock sulle criptovalute, il peso dei giganti della tecnologia potrebbe attenuare la volatilità.
Un passo avanti nel mondo dei grandi
L’arrivo del Trillion Dollar Club ETF segna una svolta. Da oggi, Bitcoin fa parte della complessa interconnessione dei mercati azionari. È integrato in una selezione che incarna la crescita mondiale, insieme ai leader dell’AI e del digitale.

In altre parole, Bitcoin è entrato ufficialmente nella cerchia dei pesi massimi dell’economia mondiale. Un riconoscimento simbolico che potrebbe accelerare ulteriormente la sua adozione istituzionale. Per gli investitori, rimane ora la sfida di identificare le tendenze per ottimizzare gli ingressi e le uscite.
Un compito in cui Snorter (SNORT) ha particolarmente eccelso nell’ultimo trimestre. Questo nuovo strumento di monitoraggio e assistenza al trading, infatti, diventa ancora più rilevante in questi tempi di incertezza politico-economica.
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