Il New Hampshire in cima alla classifica degli Stati USA più favorevoli alle criptovalute: studio.

Una nuova classifica degli stati U.S. favorevoli alle criptovalute pone il New Hampshire in cima nonostante i suoi elevati costi dell'energia elettrica e la mancanza di attività di mining di bitcoin. Lo stato ottiene punteggi alti grazie all’assenza di tasse sulle plusvalenze, alla mancanza di regolamentazioni restrittive sulle criptovalute e a una fitta rete di imprese e ATM che accettano criptovalute.

Lo studio, condotto dal produttore di hardware per mining digitale ASICKey, ha valutato tutti i 50 stati utilizzando sette fattori ponderati: tassa sulle plusvalenze, ambiente regolamentare, adozione delle criptovalute nel settore aziendale, disponibilità di lavoro, densità degli ATM, costo dell’elettricità e presenza di mining. La politica fiscale e l’utilizzo aziendale sono stati considerati i fattori più rilevanti.

Il New Hampshire ha ottenuto il punteggio più alto — 71,22 su 100 — con 4,4 imprese legate alle criptovalute e 9,3 ATM ogni 100.000 persone. Il Wyoming segue con un punteggio di 61,89, grazie alla più alta concentrazione di posti di lavoro nel settore blockchain a livello nazionale (118,4 ogni 100.000), bassi costi energetici e regolamentazioni minime.

Nevada, Texas e Alaska completano la top five. Ogni stato presenta proprie peculiarità — il settore aziendale di Nevada che accetta criptovalute, l'importante presenza di mining in Texas e il forte mercato del lavoro blockchain in Alaska — beneficiando inoltre di una tassazione sulle plusvalenze pari a zero.

Lo studio sottolinea come la struttura fiscale e le politiche statali plasmino il panorama delle criptovalute. Gli stati con codici fiscali favorevoli e percorsi regolamentari chiari sembrano attrarre più infrastrutture e creazione di posti di lavoro, mentre tasse elevate o regole poco chiare possono rallentare l’adozione.